Ecco il report di un volo tra Tunisi e Bologna a bordo di un Airbus A320 TS-IML della compagnia aerea tunisina: La rotta è oramai in esercenza da tre anni con frequenza trisettimanale. L’imbarco avviene con autobus provenendo dal satellite del terminal principale dell’aeroporto di tunisi-Cartagine.
E’ una giornata abbastanza calda sebbene sono da poco passate solo le 10 del mattino di un giorno di metà aprile. In Africa il sole inizia a farsi sentire.
All’orizzonte si vede già la foschia generata dal calore.
Il nostro aereo si chiama Gafsa el Ksar, dagli hangar presenti di fronte a noi si notano gli uffici di alcune compagnie aeree esistenti ed altre non più…
Imbarchiamo, chiusa la porta davanti, dimostrazione di sicurezza ed informazioni varie anche in italiano. La vicinanza con la penisola e l’arrivo dei segnali tv aiutano a conoscerla.
Usciamo dallo stand con il trattore, mettiamo in moto e poi si va direttamente verso la pista. Non si decollerà dalla testata 01, ma dalla bretella che ioncontriamo esattamente di fronte al terminal principale.
Il traffico a Tunisi non è granchè, passiamo a fianco ad un Airbus A330-200 della Tunisair, nuovissimo con meno di un anno di vita. Al terminal ci sono altri due wide bodies: A330-300 Saudia per Jeddah ed un A330-200 della Turkish Airlines. Da notare anche un A320 Alitalia.
Dalla posizione di decollo sulla pista abbiamo 2450 metri disponibili, più che abbondanti per noi.
Ed eccoci in volo con un ritardo di una mezzoretta sul previsto orario di decollo.
Quì sorvoliamo lo stagno del Sakhet Arina dove sostano di norma i flamingos, i fenicotteri rosa. intanto abbiamo virato a destra e poi un po’ a sinistra. Sullo sfondo si vede Gammarth e la linea di alberghi, nella maggior parte realizzati tra gli anni 70 ed 80. Le prime località turistiche della Tunisia.
Quì lasciamo la costa tunisina.
Alla quota di 38000 piedi sul Mar Tirreno.
Tunisair serve ai propri passeggeri, stiamo volando in economica, un vassoietto con due portate fredde composte da un misto di carne e verdure ed un dolce. La carne è pollo con verdure cotte e formaggio. Uno strudel di mele per il dolce. Il tutto di qualità più che sufficiente. E’ un volo di poco meno di 80 minuti, con molte altre compagnie forse si riceve un salatino ed una bibita.
La parte superiore ci mostra un aereo che sia negli interni come sedute e cappelliere ha i suoi 17 anni, ma comunque in più che buone condizioni.
Questi i colori delle sedute che lasciano trasparire l’origine di qualche tempo fa.
Discesa sulle montagne dell’Appennino e quindi velocemente per recuperare l’avvicinamento ed un atterraggio veramente dolce. Ecco l’aereo all’arrivo a Bologna.
Sbarchiamo a piedi e ci rechiamo agli arrivi per le formalità doganali e di immigrazione essendo in arrivo da un paese extra Schenghen.
In complesso Tunisiar è un vettore che offre un buon prodotto in generale, equipaggi professionali, aerei in condizioni più che discrete.
Oggi sulle sue rotte si assiste ad un traffico d’affari ed etnico, i recenti problemi avuti con gli assalti dell’anno scorso hanno fortemente rallentato l’arrivo di turisti. Sebbene che il paese si dimostra più che tranquillo con una volontà di accogliere nuovamente e veder arrivare turisti e quell’economia di indotto estremamente importante per i suoi abitanti che nella maggior parte di essi vivevano di turismo.









