A FLAVIA BUSTREO VICE DIRETTORE GENERALE DELL’OMS IL PREMIO “UNA MIMOSA PER L’AMBIENTE”

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Parma, 6 marzo 2017 – È Flavia Bustreo, Vicedirettore Generale dell’OMS per la Salute della famiglia, delle donne e dei bambini, la vincitrice della 27° edizione di Una Mimosa per l’Ambiente, il premio che ADA Onlus, l’Associazione Donne Ambientaliste, riconosce dal 1992 ad una donna che “si sia distinta nella divulgazione, nella promozione e nel sostegno delle tematiche ambientali, con concretezza e con professionalità”.

Il Vicedirettore dell’OMS ha ritirato il premio sabato 4 marzo a Palazzo Soragna. Tra le motivazioni che hanno convinto la giuria ad assegnare il riconoscimento al medico padovano ai vertici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità c’è l’impegno nella salvaguardia della salute di donne e bambini in tutto il mondo anche nei contesti più difficili e fragili e, soprattutto, il contributo dato ai temi ambientali ed in particolare al ruolo chiave giocato nell’inserimento della correlazione tra cambiamenti climatici e diritto alla salute all’interno dell’Accordo di Parigi sul clima durante COP21.

Il premio viene attribuito anche in concomitanza del lancio dell’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità su ambiente e salute dei bambini. Secondo questo rapporto 1 morte su 4 nei bambini al di sotto dei 5 anni è attribuibile ad ambienti non sani. Ogni anno i rischi ambientali – come inquinamento dell’aria esterna o all’interno di ambienti chiusi, il fumo secondario, la mancanza di servizi igienici e di accesso ad acqua pulita – possono essere fra le cause di morte per 1.7 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni. Secondo l’ultimo rapporto dell’OMS su ambiente e salute dei bambini che verrà proprio lanciato oggi, le tre principali cause di morte dei bambini di età compresa fra 1 mese e 5 anni – diarrea, malaria e polmonite – sono tutte prevenibili attraverso azioni sull’ambiente, atte a ridurre i rischi ambientali, come ad esempio accesso all’acqua pulita o l’utilizzo di commestibili puliti per l’utilizzo domestico.

“Voglio esprimere un sincero ringraziamento ad ADA Onlus per avermi attribuito questo importante riconoscimento. È necessario mantenere alta l’attenzione e l’impegno sui rischi per la salute legati all’ambiente, soprattutto perché troppo spesso le principali vittime sono i soggetti più vulnerabili, quali donne, anziani e bambini. L’aria pulita è ad esempio un elemento chiave. L’esposizione di bambini, ma in generale della popolazione tutta, ad aria inquinata sia esterna, che all’interno delle case, degli ambienti di lavoro, della scuola, espone a fattori di rischio enormi. Si stima che 570 000 di bambini al di sotto dei 5 anni muoiano per malattie, come ad esempio la polmonite, attribuibili all’inquinamento dell’aria interna o esterna, o al fumo secondario. Azioni urgenti sono necessarie per ridurre questi fattori di rischio, inclusi quelli legati all’inquinamento dell’aria, e nella creazione di ambienti salutari e sicuri per la popolazione, con una attenzione particolare a scuole e ambienti in cui si trovano i bambini”.

In Europa, nel 2012 – aggiunge Flavia Bustreo, Vice Direttore Generale dell’OMS per la Salute della Famiglia, delle Donne e dei Bambini – l’esposizione a fattori di rischio ambientale è costata la vita a 1,4 milioni di persone. Con l’Organizzazione Mondiale della Sanità stiamo dando un forte impulso allo studio dell’impatto che il cambiamento climatico ha sulla salute delle persone perché ritengo che sia il primo passo per trovare insieme con i Governi di tutto il mondo strategie efficaci per contrastarlo. Un ambiente sano è alla base di una popolazione sana”.

Alla premiazione hanno conversato con Flavia Bustreo Rosanna Lispi, presidente di ADA Onlus e Giovanni Ballarini, Professore Emerito dell’Università di Parma.

Flavia Bustreo è medico epidemiologo, esperta di salute pubblica. Dal 2010 ricopre l’incarico di Vicedirettore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Salute della Famiglia, delle Donne e dei Bambini ed è Vicepresidente del GAVI (Global Alliance for Vaccine Immunization) che ha lo scopo di accelerare nei paesi poveri l’accesso ai vaccini. E’ stata recentemente la candidata italiana alla Direzione dell’OMS.

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