Milano, 23 luglio 2019 – “Siamo sorpresi dal contenuto del provvedimento ispettivo relativo al trattamento previdenziale delle cosiddette ‘indennità di volo’, perché contraddice una norma consolidata da oltre trent’anni, le migliori prassi del settore e le indicazioni ricevute in precedenza dalle autorità fiscali italiane.
Siamo convinti della correttezza del nostro operato, che tra l’altro è in linea con i migliori standard delle compagnie che operano in Italia, e pertanto faremo ricorso nelle sedi opportune confidando che la nostra interpretazione sarà confermata in giudizio.
Impieghiamo oltre 1.400 tra piloti e assistenti di volo in Italia e prendiamo molto seriamente le nostre responsabilità in qualità di datori di lavoro: tutto il nostro personale è assunto con contratti di lavoro negoziati con le principali sigle sindacali e conformi alla normativa fiscale e previdenziale Italiana”.
