
Con una comunicazione in data di ieri viene dato lo stop alle attività di tour operator della TUI Italia di Fidenza dal 15 marzo prossimo.
La società che si è’ occupata di intermediazione turistica organizzando viaggi per individuali e gruppi andrà in liquidazione volontaria. Il fatturato 2018 e’ stato di 55 milioni di € con una perdita di 5 milioni. Lascia a spasso 50 dipendenti. Il mercato di riferimento era l’Egitto e gestiva in proprio anche una serie di catene di voli charter principalmente da Bergamo. Ma pure da Milano Malpensa, Verona, Bologna, Pisa e Cuneo. Altri mercati erano Spagna con Baleari e Canarie e Grecia. In passato anche Tunisia, Turchia e Giordania. Il tipo di prodotto era per una clientela di vario tipo di spesa su un segmento medio/basso. “La situazione attuale ci fa ritenere che non ci siamo le premesse per uno sviluppo positivo e sostenibile di TUI Italia Srl” così dice Marco Amos – AD della società.
Precedentemente aveva il nome di Viaggi del Turchese e venne assorbita dal colosso TUI plc molti anni fa. Poi nel 2018 il rebranding. Recentemente era stata conferita sotto l’area di TUI Suisse diretto da Martin Wittwer.
Il marchio TUI continuerà ad essere rappresentato da altre varie società controllate da questa grossa galassia europea come Musement per le escursioni digitali, gli alberghi. Lo Shoni Bay Hotel continuerà ad operare sebbene fino ad ora in esclusiva per il mercato italiano.
Probabilmente da qualche tempo ha pensato un andamento che si stava andando a modificare nel mercato del turismo del pacchetto organizzato. Ciò in relazione ad aggiungersi alle crisi politiche che hanno reso scarso come afflusso il mercato dell’Egitto per lungo tempo ed ora in ripresa. Oltre alla scomparsa a da almeno un lustro della Tunisia, un mercato non solo estivo, come per l’Egitto, ma bensì annuale capace di attrarre in inverno fascia di mercato non abbienti che sceglievano i periodi di bassa stagione per viaggiare.