Ieri nell’edizione domenicale del quotidiano romano Il Messaggero scrive che Alitalia va verso una holding.
La scelta verrebbe dal fatto che sicuramente di andrà verso il conferimento in una Newco, che in realtà sarà’ una holding.

Nella holding vi saranno tre aziende. Quali? Volo, manutenzione e handling. A questo punto  le idee più disparate. Dallo spezzatino ad una divisione dei ruoli oppure la via per la riduzione ponderata della forza lavoro.

Si parla anche di meno aerei, scrivono di 13 in meno. Presumibilmente, se si prende per buona questa impostazione ci sarà una riduzione in relazione ai fine leasing ed eventuali nuove contrattazioni dei canoni. In questo caso ciò potrà essere possibile appena usciti dalle sabbie mobili della AS.  Di questi 13 una buona parte saranno anche i rimanenti A321/100 che oramai entro fine 2020 saranno arrivati tutti a fine vita.

Sicuramente con l’arrivo di Marco Comani, ci sarà una utilizzazione della flotta molto orientata anche al maggior volato possibile. Praticamente con gli ultimi due decenni passati in vettori budget e low cost, questa practice gli avra’ dato la confidenza di come disporli al meglio sul network. Meno aerei e stessa rete, significa spremerli per farli renderli di più, visto che in capo a lui non c’è’ solo il network, ma anche il revenue management. Cioè tentar di ricavare il più possibile da quello che si può avere. Per quindi spingere al ribasso sempre di più le perdite per conseguentemente guadagnare di più.