Air Italy : quali mercati saranno occupati da altri vettori?

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Air Italy e’ in liquidazione in bonis da una decina di giorni, i proprietari non manifestano la volontà di scendere a futuri compromessi per modificare le loro intenzioni e pensare ad altri scenari. I mercati serviti non sono tuttora stati rimpiazzati da altri vettori. Non ci sono avvisaglie concrete, che ciò accada nell’immediato.

Diversamente, quando Ernest Airlines ha sospeso le operazioni di volo, c’è’ stata l’immediata corsa a coprire il più rapidamente possibile i mercati ritenuti più allettanti. Vedi SkyUp sull’Ucraina, Air Albania e Wizzair sull’Albania. Ma c’e’ ad esempio Tolosa da Bergamo, tuttora vuota.

Ritornando su Air Italy, si può capire perché ciò è’ avvenuto. Semplicemente, quasi tutte le destinazioni avevano uno o più competitors già operanti. Vedi il mercato italiano dei voli da Milano Malpensa verso il sud Italia. Ma anche su New York, Miami e Toronto. Diverso e’ il caso su Los Angeles e San Francisco. Dai numeri prodotti dal BTS I riempimenti era abbastanza buoni, ma gli yield non ottimali. La stessa Norwegian, che opera le stesse destinazioni da Roma, un anno prima si affacciò su Milano, la mise in vendita e poi accampò i problemi ai motori per aver fatto marcia indietro ancor prima di fare start up.

Rimangono le africane: Dakar, Accra, Lagos e Cairo. L’unica ad essere, diciamo attraente, e’ Dakar, anche se è’ caratterizzata da molto traffico etnico, un po’ di business e poco leisure.Lagos e Accra hanno solo traffico etnico, un po’ di business e di ONG per Accra. Niente leisure. Cairo e’ già ben coperta nell’area milanese da Egyptair e Air Arabia. Alitalia non sembra interessata a subentrare su Dakar, Accra e Lagos, dove proprio da qualche settimana ha avuto la possibilità di inserire un code share con RAM via Casablanca.

Sul nazionale non da Milano, da Olbia rimane scoperta solo Bologna. Le varie: Torino, Bergamo, Verona, Venezia e Pisa sono operate da Volotea. Come pure Milano Malpensa da easyJet.

Insomma, tra doppioni e altro, c’è’ ben poco da coprire come buchi.

 

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