Alitalia verso un giro di vite su network e aerei. Ma ci saranno anche novita’

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Ieri pomeriggio il commissario Leogrande ed il direttore generale di Alitalia Giancarlo Zeni hanno incontrato le rappresentanze sindacali per aggiornarli su quello che sarà il domani a breve termine della compagnia aerea.

Il focus e’ contenere i costi riducendo tutto quello che costa troppo come flotta e che perde sulle rotte.

La decisione di restituire immediatamente i due A330/200 della Etihad ed il solo Boeing 777-300ER e’ perché sono fuori mercato e costano troppo. In più sono i velivoli fuori standard di configurazione interna. I primi due sono senza premium economy ed il B777 e’ diverso ovviamente rispetto agli altri. Ai tempi di Etihad pensavano di aggiungerne altri. Ma questa è’ una cosa nota già da tempo assieme ai canoni di leasing oltre la media di mercato.

Sul Corriere si legge che saranno tre gli aerei in meno e quindi due rotte del lungo raggio da sopprimere e ne hanno fatto le spese Santiago del Chile e Seoul che pesano per il 35% delle perdite sul lungo raggio. Ci si chiede , quali le altre che perdono?

Ma gli aerei che usciranno saranno altri 6, come già detto due A321 e quattro A320. I sindacati non sono usciti soddisfatti dall’incontro, perché sembra che non sia stato reso chiaro  il contenuto del futuro piano di riassetto.

Si dice che si voglia traghettare l’aerolinea in modo che a livello economico sia più performante. Contatti ci sono stati con l’è missa rio di Lufthansa in Italia Eberhardt. Quindi anche con Delta. Da Air France KLM nulla di nuovo.

Pare che non sia ancora delineata la rivoluzione del network nelle mani ora di Marco Comani. Però si potrebbe orientare su quelle rotte che d’estate macinano soldi per l’esigenza di andare in vacanza. Quindi da aspettarsi nuove aperture su Spagna e Grecia. Poi potenziamenti su rotte attuali verso l’Italia che veicola molti passeggeri d’estate e forse la Tunisia. Spremere di più gli aerei sul corto e medio raggio e’ il passato, stile Volotea e Vueling da dove arriva il nuovo manager del network arrivato da un mese. Sul lungo raggio qualche destinazione dovrebbe essere potenziata, oltre all’apertura già prevista di San Francisco

 

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