Con la chiusura di Zanzibar prima e poi Maldive, in un colpo solo diventano otto i mercati leisure chiusi in meno di un mese. Una pugnalata al cuore ad un sistema quello del viaggio organizzato, che crea preoccupazione sulla sua sopravvivenza. Proprio le Maldive e Zanzibar, dove si stavano riversando chi non poteva più andare in Repubblica Dominicana, Capo Verde, oppure Mauritius e Oman.
Tour operator, agenzie di viaggio ed anche aerolinee. In primis Neos, Blue Panorama ed anche Alitalia hanno perso una fonte certa di denaro, proprio perché era il mercato leisure ad azzerare il rischio finanziario di impresa. Già ne abbiamo poche e sopravvivono più o meno a vista, un ulteriore loro assottigliamento sarebbe assolutamente deleterio.
E’ plausibile che queste aziende ricorrano agli ammortizzatori sociali, vedi la cassa integrazione, per fare fronte al periodo assolutamente negativo.
Tra i mercati ancora aperti c’e’ l’Egitto, Messico, Kenya e Canarie. Speriamo, che i primi tre non ci chiudano le porte ulteriormente, altrimenti sarà realmente un disastro, senza possibilità di sfogo.


