
Non si butterà a capofitto sui voli internazionali nei prossimi tempi la American Airlines. Ci andrà con cautela, insomma con i piedi di piombo!
Lo ha detto Vasu Raja – chief revenue officer di American Airlines a Forbes al link:
L’input e’ fare profitti e quindi essere cauti e’ la filosofia d’approccio al mercato nei mesi futuri.
“Quando ritorneremo a riaprire i voli internazionali, lo faremo quando questi voli avranno gli stessi margini di guadagno di quelli nazionali” spiega Vasu Raja. L’aerolinea sta facendo soli a Dallas e Charlotte. Ma il network del futuro da oggi sarà diverso da quello che avevamo fino al 2019. Insomma la pandemia sta generando nuovi modelli e filosofie. Nulla segue il passato, ma genererà qualcosa di completamente nuovo.
“Abbiamo messo a terra o ritirato quasi 150 aerei, di cui 24 A330, 16 B767/300ER e 34 B757 – molti di questi che volavano sull’Internazionale. Ciò si tradurrà in 50-60 aerei, tutti B787. I nuovi mercati saranno UK e India. Lancerà Seattle – Bangalore, oltre ai voli su Londra, Tel Aviv e la JFK – Delhi. Molti rapporti ci saranno con British Airways.
Los Angeles e’ un capitolo differente, se fino a settembre scorso volevano investire. Oggi per ora non lo e’ più, specie sull’asse da Dallas. I voli internazionali da LAX per ora non ci saranno per il momento. Sulla west coast il nostro network non e’ forte e non abbiamo 20 aerei da impiegare ogni giorno sulla Cina. Togliendo quasi 150 aerei per gli internazionali ci dovremo orientare su dove potremo vincere.
Ha ripreso Londra da Philadelphia e Charlotte. Henning Greiser – director for international network planning – dice che aprirà Atene in agosto e per la metà di quel mese vuole incrementare le aperture in Italia , Francia e Spagna, valutando la situazione presente per decidere quando realmente verranno riaperte.
Charlotte oggi ha 660 voli al giorno rispetto ai 700 del 2019. I voli su Dublino, Francoforte e Madrid ripartiranno in agosto e Monaco da ottobre.
Le alleanze con Alaska e JetBlue hanno rinforzato l’alimentazione dei voli sugli hub sia sulla West Coast, che la East Coast. Ci concentreremo molto su Charlotte e Dallas connettendole con i grossi mercati globali e avendo la possibilità di raggiungere anche le piccole città americane.
Non ci saranno sinergie con JetBlue sui suoi servizi da New York e Boston per Londra. Ma ci saranno invece passeggeri che dal network JetBlue, che voleranno poi su Tel Aviv via JFK – dice Raja.
Una politica quest’ultima invisa a Dennis Tajer della Allied Pilot Association che riunisce molti piloti American a cui non piace l’alleanza con JetBlue. APA vigilerà per vedere come si svilupperà questo accordo.