
Questa mattina a Roma è andato in onda il classico siparietto che Michael O’Leary conosce come interpretare alla parfezione. Gli argomenti ovviamenti sono su Alitalia e ITA.
Per la prima, cioè Alitalia ha detto che Ryanair non parteciperà al bando per l’acquisto del marchio di Alitalia. E se lo dice O’Leary c’è da starne pure certi. In fondo al vettore low cost irlandese a cosa gli interesse acquisire il brand di Alitalia, semplicemente nulla.
Poi ha virato su ITA e seccamente ha detto “fallirà come Alitalia. più precisamente ha detto che questo è l’ennesimo round di sovvenzioni pubbliche al trasporto aereo come accade anche in Europa per Air France e Lufthansa. i due vettori europei sono i predestinati per prendersi le briciole del vettore a 3-4 anni. Fino a quel momento secondo O’Leary , ITA, rimarrà indipendente, poi verrà fagocitata. Secondo O’Leary, ITA sarà una compagnia al 60% della dimensione della precedente e sarà una sfida da cogliere per Ryanair.
A confronto di Altalia o ITA ha messo paragone la British Airways, la quale funziona perchè non è più pubblica. O’Leary punta il dito sul fatto che Alitalia ha preferito coambiare le divise pensando ai dipendenti e non ai clienti.
Il mercato cambia – secondo O’Leary – e Governo e sindacati non hanno saputo comprendere questa mutazione, dove i clienti vogliono voli a prezzi bassi. in italia la Ryanair è diventata leader del mercato con oltre 30 milioni di passeggeri trasportati e il network di rotte più esteso sul punto a punto in ogni direzione.
In Italia – sempre dice O’Leary – il traffico ha ripreso molto forte e ora c’è una forte domanda dal nord Europa proprio verso l’Italia. Nella presentazione degli operativi invernali il nr. 1 di Ryanair ha citato l’apertura di base a Treviso e a breve da novembre quella della base a Torino.
Secondo di nuovo O’Leary, i voli nazionali hanno ripreso sotto la spinta del green pass e la coda delle prenotazioni arriverà a settembre e ottobre. Anche se non menziona che oramai i prezzi dei voli sono a cifre ridicole di 1€ o poco più. Più che un bargain, è un dumping in piena regola se solo le tasse aeroportuale sono di 22-27€ a seconda degli scali. Ma anche altri vettori seguono la stessa pratica.
La questione del blocco dei voli a lungo raggio sul mercato del leisure, porta al fatto che le vacanze sono sostituite da quelle a corto raggio europee o italiane. Quindi la posizione di predominanza di Ryanar sul mercato nazionale e europeo la favorisce sulla scelta da parte dei passeggeri sul tipo di vettore da usare.
Per i prezzi dice che questi risulteranno ancora bassi per alcune stagioni a venire, più bassi di quelli precedenti.