
Nell’immagine sono riportati i valori percentuali del traffico esistente tra l’Europa e le diverse aree geografiche o continenti. Il periodo preso in esame e’ dal 20 al 26 gennaio. Il tutto comparato con lo stesso periodo del 2019.
Tra Europa e:
- Nord America (Canada s USA) siamo al -26%
- Centro America e Caraibi al -5%. Quest’area e’ caratterizzata da molti voli cargo specie verso Amsterdam
- Sud America con il -31%
- Nord Africa e il -62%, in particolare per la chiusura del traffico da e per il Marocco, dopo il 7 febbraio con la riapertura vedremo quanto avra’ influenzato il provvedimento preso dalle autorita’ marocchine.
- Africa restante e il -20%, anche qui c’e’ un consistente traffico cargo
- Il Medio Oriente al -36%
- Asia e Oceania al -38%
- Russia Europea al -48% per il blocco dovuto al mancato riconoscimento di Sputnik
- intraeuropei -37%.
I dati comprendono tutti i cinque segmenti e cioe’:
- linea legacy
- linea low cost
- charter
- cargo
- business aviation
Gli ultimi tre segmenti sono quelli, i quali hanno risultati sistematicamente a segno piu’.
A seguire nella successiva tabella sempre la stessa analisi prendendo esempio su date distinte. Qui il 22-1-2022 co il 26-01-2019.

I numeri hanno qualche balzo vedi il più ’ 1% tra Europa e Caraibi/Centro America. il 22 gennaio 2022 era un sabato. Leggermente meglio verso il Medio Oriente, la Russia e il Caucaso.
Il sabato e’ caratterizzato da molto etnico, cargo e leisure.
La successiva e’ riferita al periodo di una settimana tra giorni fissi e cioe’il 10-1-2022, quando il traffico stava per fermarsi. Valutare tra la prima e questa tabella indica l’entita’ del rallentamento.

Anche tra Caraibi / Centro America dove dal piu’10% e’ scivolato al -5%. Come pure verso Russia e Caucaso. In controtendenza l’Africa, cioe’ e’ cresciuta. Poca differenza per le altre aree geografiche