È stata riaperta l’Orchid House, dopo mesi di ristrutturazione e restyling, per far vivere ai visitatori una nuova esperienza a stretto contatto con la natura.

18 marzo 2022 – I Longwood Gardens si colorano di una veste nuova grazie alla riapertura della Orchid House, il 26 febbraio, dopo mesi di lavori di ristrutturazione e di restyling. Il progetto è legato al “Longwood Reimagined: a new garden experience” che prevede una serie di lavori e novità che coinvolgono tantissime aree del giardino.
L’Orchid House, nata nel 1928 come “Casa delle orchidee”, è parte integrante di questo nuovo progetto e con la nuova apertura si è arricchita di nuovi spazi e novità, come il nuovo tetto e pareti in vetro o il nuovo design all’interno della struttura, per offrire al visitatore un’esperienza immersiva completamente innovativa, nel profumo delle centinaia di orchidee. Inoltre sono esposte nuove tipologie di orchidee, dai colori più vivaci a quelli più tenui, per esaltare la bellezza della natura ma allo stesso tempo, mettendo in luce l’obiettivo dei Longwood Gardens nel salvaguardare le specie di orchidee in via d’estinzione. Attraverso l’Orchid Conservation Program, infatti, sono state sviluppate tecnologie ad hoc per coltivare le piante di orchidee autoctone con lo scopo di far nascere e proteggere quante più specie possibili.
Le orchidee occupano un ruolo speciale all’interno dei Longwood, perché erano i fiori preferiti del fondatore Pierre du Pont e di sua moglie Alice, entrambi membri fondatori anche dell’American Orchid Society. Una collezione inestimabile iniziata negli anni ’20, con l’importazione di orchidee non soltanto dagli Stati Uniti ma anche dall’India, Thailandia, Francia e Belgio, che si è sviluppata poi nel corso degli anni, occupando un ruolo primario all’interno dei giardini dove sono tutt’oggi conservate. Una passione che è stata curata e valorizzata da esperti coltivatori di orchidee che negli ultimi cento anni hanno arricchito la collezione con circa 5.000 orchidee e 2.000 specie diverse.