La waiver per il B737 al Senato per ora non c’è

il

Tutto è fermo e niente si muove per ciò che vuole la Boeing, insomma la sostanziale proroga al fatto che dal 1 gennaio 2023 i nuovi prodotti in corso di certificazioni devono essere portati ai nuovi standard ACSAA e cioè l’Aircraft Certification, Safety and Accountability Act.

La norma ACSAA stabilisce che qualsiasi aeromobile certificato a partire dal 1 gennaio 2023 deve essere conforme alle normative vigenti sui sistemi di allerta dell’equipaggio.

Boeing ha realizzato e installato un sistema chiamato EICAS (Engine Indicating and Crew Alerting System. Airbus ha un proprio, chiamato ECAM (Electronic Centralized Aircraft Monitor). Entrambi sono centrali per l’operazione, in quanto consentono la presentazione di informazioni in tempo reale sullo stato dell’aeromobile e attivare allarmi che possono portare all’esecuzione automatica di checklist – le note checklist – e suggerire azioni da intraprendere, alleggerendo il carico dell’equipaggio.

Ma anche quì ci sono i contrari e i favorevoli. contrari i piloti di Southwest, a favore del nuovo standard quelli dell’APA e cioè di American Airlines.

Certamente per Boeing si tratta come è noto di una mazzata perchè dovrà approntare l’aereo con i nuovi standard e certificarlo come le nuove norme chiedono. E’ vero che ha già comunque avuto due anni di proroga perchè l’ACSAA doveva entrare in vigore il 1 gennaio 2021. Quindi di tempo ne è passato e il costruttore americano non è riuscito a certificare le versioni B737-7 e B737-10.

Reuters ne parla al link:

https://www.reuters.com/business/aerospace-defense/boeing-737-max-certification-extension-not-current-defense-bill-sources-2022-10-11/

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.