I battibecchi tra Ryanair e la Regione Sicilia

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Nel passato ai tempi dell’ex Presidente della Regione Sicilia Musumeci si vedevano rapporti molto distesi con i vertici di Ryanair. Nell’ultimo avvenimento del Decreto caro voli del Governo Italiano, gli strascichi a seguire con la venuta in Italia di Eddie Wilson – CEO di Ryanair DAC hanno mostrato una situazione totalmente diversa. Infatti da quanto traspare quei rapporti distesi , armoniosi e consolidati non ci sono più.

Quello che e’ andato in scena tra Wilson e Schifani, attuale Presidente della Regione Siciliana e’ quel clima che si può definire , sono volati anche gli stracci. Totalmente l’opposto di poco tempo fa.

E’ stato Wilson a svelare questo clima quando nell’intervista a Leonard Berberi ha detto di aver inviato proposte a chi sta a Palazzo d’Orleans e di non aver ricevuto risposte.

Sempre nell’intervista di Berberi si legge che Wilson rigetta ogni possibilità di un cartello dei prezzi tra Ryanair e ITA Airways.
Tutto può far pensare piuttosto che ci sia stata una condizione del genere. E’ fuor di dubbio che il market share che oggi il vettore irlandese detiene in Italia possa permettergli di andare avanti da sola. Ha di fatto oltre il 40%.

Però tra Dublino e Palermo ora non corre più quell’armonia che c’era in passato. Schifani li ha bollati come “arroganti” e “spazzatura”. Chi avrà ragione?

In un mercato di libera concorrenza come il trasporto aereo, così lo dice Bruxelles, il mercato viene gestito alle condizioni di mercato. Chi crede di poter imporre un tetto o spazzare via lo status quo non farà altro di far ritornare in auge le condizioni che c’erano ante liberalizzazione del trasporto aereo. Solo per ricordarle , per i voli nazionali era nel lontano 1995 e per i voli internazionali europei era ancora più lontana, il 2 luglio 1990.
Forse sono date oramai troppo vecchie per molti. Prima di quelle, solo in pochi volavano, perché i prezzi erano realmente quelli imposti da chi aveva i diritti e l’esclusività per farlo…agli stessi prezzi definiti esorbitanti di oggi.

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