
L’Italia e’ il paese dove il traffico aereo e’ in mano a 4 vettori low cost. Ryanair e’ in prima posizione, seguono easyJet, Wizz Air e poi Volotea.
Tra tutti gli aeroporti dove queste compagnie aeree hanno una base, solo due vedono ogni notte la presenza degli aerei di tutte e quattro. Napoli e Venezia.
In questi scali le compagnie aeree piu’ o meno si fronteggiano, ma e’ il fattore del traffico incoming a prevalere sul fatto della concorrenza. Napoli e Venezia generano comunque traffico, ma in maniera minore su cio’ che diversamente proviene dall’estero.
Napoli attualmente e’ in posizione privilegiata, visto che gli slot, in particolare connessi agli stand disponibili sono alquanto latitanti. Qui interviene una necessita’ non dissimile da Milano Linate di forzare i vettori a mantenersi gli slot nelle loro mani e eventualmente trovarne altri se in particolare qualcuno li rilascia. Venezia invece si trova in una condizione numerica piu’ fortunata.
La situazione di Napoli dovra’ essere riveduta allorche vi sara’ l’apertura di Salerno dopo i lavori di potenziamento. In termini numerici anche alcuni milioni di passeggeri i futuro potrebbero essere gestito dall’aeroporto campano a sud di Napoli, gestito anch’esso da Gesac.
Napoli e’ stata preferita dai vettori lowcost perche’ i volumi sono come gia’ detto per una maggior parte stranieri. I quattro player che progressivamente hanno aperto le basi hanno trovato un flusso economico fertile.
A Venezia l’andamento e’ stato diverso, se da un lato Ryanair e Wizz Air hanno operato per lungo tempo su Treviso. Di fatto possiamo dire “fortemente” relegati da chi opera lo scalo. Questo stato di fatto ha lasciato spazio a easyJet e Volotea, che poi con il covid-19 da un lato e per Volotea il cambio di aereo dal B717 agli Airbus hanno spostato gli interessi di Ryanair, ma pure di Wizz Air su quelle direttrici precedentemente lasciate al vettore spagnolo in maniera disinteressata. Poi il fatto che certi mercati nel dopo covid risposero diversamente, lo scalo veneziano ha sofferto una mancanza di risposta nell’introduzione di capacita’ da parte degli orange in primis e a seguire da Volotea. Qui hanno lasciato giocoforza campo libero a Ryanair e Wizz Air, le quali hanno riempito gli spazi vuoti lasciati da quei vettori, quantificabili i diversi milioni di posti. Nonostante tutto , tutte e quattro hanno le loro basi in business da Napoli e Venezia. In tutto con una dozzina di aerei fermi ogni notte in ognuno di questi scali.
Il futuro ci dira’ se l’equilibrio contimuera’ oppure cambiera’ e qualcuno sara’ forzato a desistere??