
Non è una novità che una linea aerea che concentra la maggior parte del suo business su un mercato, potrebbe essere schiacciata nel lungo andare.
E’ quello che potrebbe accadere a easyJet, dove ha British Airways e Ryanair che volano nei numeri, invece i suoi , nonostante l’ultimo trimestre in profit (203 milioni di £) e i precedenti due in perdita (411 milioni di £), vede in Borsa una perdita di 2/3 del suo valore delle azioni rispetto ai numeri pre pandemia. Ryanair invece cresce del 2% sempre nello stesso periodo.
In questi giorni si è occupato di questo il The Sunday Times con un articolo che ha analizzato vari fattori e ha avuto come conforto l’opinione di un analista, Robert Boyle – founder di Gridpoint Consulting, in passato lavorava per British Airways.
Oliver Gill ha analizzato le scelte di qualche passeggero comune, tutti molto attenti ai prezzi, se si puo’ si vola British Airways oppure easyJet per raggiungere Roma o Valencia per una vacanza.
Ma al di la di tutto e delle scelte del mercato leisure,come va il fenomeno easyJet. Bene o male?
I numeri vedono che Lundgren ha aumentato il prezzo del volato da 52,1£ di media del pre pandemia a 62,6£ di ora. Oltre ad aver incrementato le ancillary come il bagaglio a mano che nel passato era gratis e ora costa 24£. Ha aumentato d 8,7£ a 16,5£ la media per passeggero sulle entrate ancillari. oltre al fatto che easyJet Holidays , genererà più di 100 milioni sterline di profitti. Con tutte queste manovre per aumentare la redittività la easyJet guadagna meno alla fine di British Airways e Ryanair. Tutto l’estremo di tutto nella tipologia di vettore, la legacy e la low cost. Come mai?
I dati finanziari piu’ recenti dicono – scrive Gill raccogliendo i dati di Boyle – che i suoi margini di profitto erano solo dell’8,6%, contro il 19,5% di Ryanair e il 16,3% di IAG, proprietaria della British Airways. Su questo scrive Gill “Il consiglio di amministrazione di easyJet, presieduto dall’ex amministratore delegato della Royal Bank of Scotland Stephen Hester, sembra essere perplesso sul motivo per cui le azioni sono così convenienti. Per Boyle, la risposta non è complicata: easyJet, ha detto, è costantemente rimasta indietro rispetto ai leader in termini di redditività dopo il Covid. E nonostante l’impennata delle tariffe e dei costi dei bagagli, si tratta di una tendenza che continua”. Un problema di controllo dei costi in seno all’azienda? Potrebbe essere.
Semplicemente perchè leggendo l’articolo la compagnia aerea inglese orange cerca di portare via i clienti a British Airways, ma questo gli costa tanto e incassa in rapporto meno di quanto dovrebbe per farlo in una visione economica di pareggio tra costi e entrate. Infatti, a differenza di Ryanair, vuole continuare a volare negli aeroporti più importanti, ma questo costa e non poco farlo londra Gatwick, Parigi CDG, Amsterdam e Milano Malpensa. Solamente Amsterdam , se atterri per la Polderbaan dove arrivano tutti i voli da ovest e dal Regno Unito si tratta anche di 20 minuti di taxi per arrivare allo stand, il carburante costa per tutti e anche per easyjet.
Se volare su Gatwick dove ha il 48% degli slot potrebbe essere un valore aggiunto, ma per il livello di costo dell’aeroporto diventa un boomerang.
E’ di politica di easyjet volerci volare, ma alla fine non è un toccasana, perchè perde contro British Airways e poi lo stesso contro Ryanair dove volano per il 10% sulle stesse rotte sovrapponendo i due network.
Un altra debolezza per easyJet secondo alcuni analisti è il fatto di avere il 50% del traffico da e per il Regno Unito, dove ad esempio solo Ryanair ne ha la metà di easyJet e Wizz Air è al 10-15%. Nel Regno Unito, la non è rosea tra inflazione e costi incrementati per mancanza di manodopera straniera che ora non può più arrivare. La Brexit non è stata un toccasana. Tenuto conto che allo stesso tempo easyjet sta volando attorno al 10% in meno rispetto al 2019, cioè pre pandemia. invece Ryanair è a oltre il 20-25%, Wizz Air è pure oltre. A easyjet si stima che quest’anno mancheranno 10 milioni di passeggeri, la flotta è più o meno la medesima del pre pandemia. Insomma gli aerei volano di meno.
Lo abbiamo scritto qualche giorno fa in un articolo che ha evidenziato che Ryanair vola mediamente tra i 3300 e 3200 voli al giorno contro i 2600 del 2019. easyJet era a 1900 e ora vola 1700-1800 voli al giorno.
Altre incongruenze sono sul fatto che le azioni di easyJet hanno una performance inferiore rispetto a quelle dei concorrenti , proprio quest’anno ci sono state speculazioni sul fatto che easyjet potrebbe essere vulnerabile a una acquisizione.
Su questo Michael OLeary, CEO Ryanair, aveva già affermato in precedenza che potrebbe essere fagocitata nel lungo periodo da IAG o Air France.
Poi nella City di Londra nella primavera nei circoli delle banche d’investimento si parlava che una società di private equity avrebbe potuto piombare ad acquistare easyJet e venderne alcune parti in modo frammentario.
Invece sui velivoli ,” un banchiere del settore aeronautico, gli aerei easyJet da soli valgono probabilmente più della valutazione del mercato azionario della compagnia. Possiede 180 aerei a titolo definitivo e ha un ordine con Airbus per altri 163, per un valore di 1,3 miliardi di dollari (1 miliardo di sterline). Su base per azione, secondo l’analisi della società di intermediazione mobiliare Davy, ciò significa che la flotta vale 500p per azione, quasi 80p, ovvero il 15%, in più rispetto al prezzo al quale il titolo è attualmente scambiato”.
Non ultimi tutti gli slot di Gatwick e tutto il connesso degli asset di un vettore aereo.
Per inteso, easyJet è un vettore che ha una sua notorietà, che viene da un passato consolidato e quando per quasi un decennio fu nelle mani di un manager in gambissima come Ray Webster. Le sue competenze sono sempre state assolutamente indiscutibili e allora easyJet era più grande di Ryanair, poi con la dipartita di Webster, la compagnia orange ha continuato il suo percorso , ma non si è mai evoluta. Le potenzialità quindi ci sono, ma nei confronti di altri ha perso terreno.
L’articolo del Sunday Times è al link:
https://www.thetimes.co.uk/article/whats-eating-easyjet-9xwfwgqmj