
I mercati tra Italia e Germania, Svizzera e Belgio potrebbero vedere 6 nuovi monopoli con l’integrazione di ITA Airways in Lufthansa Group. Su questo sta lavorando la Commissione UE di Bruxelles per evitare i ricorsi di molti vettori europei sia legacy che low cost.
Il si all’operazione ITA Airways – Lufthansa e’ molto piu’ complicato di quanto si poteva credere. Lo scrive Leonard Berberi su Corriere.it in un articolo, che tratta la problematica , sta investendo l’organismo comunitario deputato a concedere il nulla osta, dopo aver verificato la compatibilita’ futura.
Non solo gli slot a Roma o Milano Linate, bensi il market share su certe direttrici, e’ sotto la lente di ingrandimento. Berberi scrive che sei sono i collegamenti critici. Perche sovrapponendo i due network le differenze sono quasi inesistenti, si parla di pochi punti percentuali. Milano – Dusseldorf/Francoforte/Stoccarda e Roma – Francoforte/Monaco/Zurigo sono rotte sotto esame. Ma la Milano – Bruxelles sarebbe al 95%, il resto e’ in mano a Ryanair, Roma – Bruxelles e’ al 74% e Milano-Amburgo al 65%.
Sugli slot la UE vorrebbe usare la scure su Lufthansa perche’ ITA Airways due anni fa aveva ceduto il 15% a Linate e il 57% a Roma. Quindi l’intenzione sarebbe verso le 13 coppie di slot in mano a Brussels Airlines, Lufthansa e Swiss. ITA perderebbe 5 coppie di cui quattro a Linate.
La UE ha altri due obiettivi :
“Le low cost
Sul tavolo delle trattative con l’Antitrust Ue ci sono altri due temi, non meno importanti, che riguardano la definizione di competitor e il mercato transatlantico. Bruxelles — filtra dalla Commissione europea — non ritiene Ryanair un «rivale» di Ita e Lufthansa: il vettore low cost ha sì quasi il 45% del mercato italiano (sia nazionale che internazionale, ma non intercontinentale non coprendo le lunghe distanze) ma non opera in aeroporti «premium» — dove viaggia il passeggero «altospendente» — come Milano Linate perché preferisce utilizzare scali meno costosi come Bergamo-Orio al Serio. È una valutazione che Roma e Francoforte non accettano perché questo comporterebbe ulteriori sacrifici per Ita e Lufthansa e perché la low cost opera comunque nella «conurbazione» di Milano.
I voli intercontinentali
Non solo. L’Antitrust Ue vorrebbe poi includere nella valutazione sul tasso di competizione delle rotte anche il ruolo di United Airlines, partner commerciale di Lufthansa nell’alleanza transatlantica «A++» assieme ad Air Canada. Con l’ingresso di Ita nel gruppo tedesco secondo Bruxelles i viaggiatori avrebbero meno scelta per muoversi tra le due sponde dell’oceano: Ita e United avrebbero quasi il 45% dell’offerta sui voli diretti, secondo i calcoli a disposizione del Corriere. Ma questo andrebbe a restringere ulteriormente i margini di manovra di italiani e tedeschi pur non avendo United alcuna voce in capitolo nell’investimento”.
I tempi sembra che si allunghino , Lufthansa pare concigliante e pronta a concedere oerche’ vuole stringere i tempi sull’operazione cge per la fase 1 da ottobre slitterebbe alla fine anno e per la fase 2 agli inizi del 2024.
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