
Dieci anni fa’, ricordo come se fosse oggi il decollo del primo Boeing 777/300ER da Milano Malpensa per New York JFK. Prima di quel momento ci fu’ la presentazione dove Fabio Maria Lazzerini – allora general manager Emirates in Italia, era presente al taglio del nastro insieme a Tim Clark – CEO di Emirates. Oltre a Clark c’era anche Thierry Antinori – CCO per questo nuovo collegamento rivoluzionario. Infatti , fu il primo a collegare non stop l’Italia agli USA, ma sopratutto con diritti di traffico. La quinta liberta’.
Fino a quel momento tra Milano e New York JFK ci volavano solamente in due : Alitalia e Delta Air Lines. Il Governo, a quel punto nel cercare una soluzione trovo’ la disponibilita’ di Emirates di aprire il collegamento. I leader di molti vettori aerei europei e americani osteggiarono questa linea di pensiero. In realta’ nessuno mosse un dito, oggi, diversamente sono sette i vettori che si contendono il traffico tra Milano e New York.
E’ ovvio, che in questi dieci anni altro e’cambiato, cioe’ l’elevata qualita’ del servizio di bordo di Emirates ha favorito e smosso quell’atmosfera da acque calme. Quelle che vedevano aerei del tipo B767/300ER, con interni non allineati allo stato dell’arte tecnologico, insieme a un servizio di bordo della qualita’ non ai livelli di Emirates.
L’arrivo di un aereo come il B777/300ER, con il suoi prodotti e dopo l’A380-800 hanno messo alle corde i competitor. Allo stesso tempo , li ha spinti ad alzare l’asticella sulla qualita’ del prodotto offerto sia al mercato, che ai passeggeri. Di fatto l’aumento del traffico ha visto che via via United Airlines, American Airlines, poi Air Italy (per un paio d’anni), poi La Compagnie e Neos hanno aperto voli tra la Big Apple e Milano. Alitalia e’ stata sostituita da ITA Airways.
Quindi, qualita’ e concorrenza hanno aumentato il traffico. Questo traffico, e’ composto da un quasi fifty/fifty tra americani e italiani. Quindi il point of sale preminente e’ quello USA piu’ pregiato, rispetto a quello italiano dallo yield molto piu’ basso. Il rapporto potrebbe essere indicato tra 1,5 volte a 3 volte tra i due a svantaggio di quello italiano.
Il rapporto dei passeggeri tra first , business class e economy vede secondo Leonard Berberi di Corriere.it che l’87% del traffico sia in economica, poi un 10-11% in business e il resto attorno al 3% in first class. Emirates e’ l’unica a offrire questo prodotto tra le sette in competizione. La Compagnie, e’ l’unica a mettere sul mercato un prodotto di smart business class.
Un aereo come l’A380-800, puo’ trasportare anche merce sia in andata e ritorno. Quindi prodotti provenienti dal continente americano, oppure nell’altro senso il made in Italy che va da scarpe, vestiti, piastrelle, tende, tessuti, prodotti meccanici, etc. Diciamo tutto il manufatturiero italiano che va all’estero e che piace. Anche se l’A380-800 non e’ il top come velivolo cargo.
Oggi c’e’ l’A380-800 opera su questa rotta, a partire dal 29 ottobre 2023 ci sara’ nuovamente il Boeing 777-300ER. Ovviamente e’ un leggero downgrade, il B777 non ha la doccia come sull’A380. Come pure il corner bar in business class. Ma Emirates sta iniziando ad avere molti B777/300ER modificati con il nuovo prodotto gamechanger, la nuova First Class, la nuova Business Class, la Premium Class e la Economy Class.
A10 anni di distanza Emirates, secondo le fonti di Berberi, ha un market share importante, perche’ arriva a quasi un terzo del trasportato. Nonostante che Emirates SkyMiles non sia agganciato a nessuna alleanza, allo stesso tempo il mercato sceglie Emirates, sia che sia leisure o business. Il denominatore comune e’ qualita’ del prodotto in toto. Emirates e’ stata la prima e chi cavalca l’onda vince. Lo fa’ senza dubbio da 10 anni!
Foto: SEA Aeroporti di Milano