Ryanair, la compagnia aerea n. 1 in Italia e in Europa, chiede (2 novembre) al Governo italiano di eliminare il disegno di legge che consentirebbe ai comuni italiani di aumentare l’addizionale comunale negli aeroporti quasi del 50% (€ 3 per passeggero in partenza) dal 2024. Mentre il Governo italiano sta valutando proposte per incrementare la connettività nazionale e abbassare le tariffe, questo progetto di legge si tradurrebbe contraddittoriamente in tariffe più alte, minore connettività e meno scelta sia per i cittadini italiani che per i turisti che viaggiano da/per l’Italia. Aumentare le tasse turistiche costa in termini di posti di lavoro e connettività. Ad esempio, la recente decisione del Comune di Venezia di aumentare l’addizionale comunale di € 2,50 per passeggero in partenza, ha portato Ryanair a rimuovere un aereo basato (investimento di 100 milioni di dollari) cancellando/riducendo le frequenze su 12 rotte presso l’aeroporto Marco Polo di Venezia, spostando questa preziosa crescita verso economie turistiche concorrenti come Spagna e Portogallo, che non hanno tasse turistiche penalizzanti. Il Governo italiano dovrebbe invece concentrarsi sulla riduzione dei costi di accesso, eliminando l’addizionale comunale: ciò darebbe un impulso al settore del turismo in Italia e fornirebbe un incremento in termini di posti di lavoro e PIL, in particolare in quei comuni che ne hanno più bisogno. Ryanair è nella posizione migliore per fornire la capacità, il traffico e gli investimenti necessari per rilanciare la connettività e l’industria del turismo in Italia, e all’inizio di quest’anno la compagnia ha condiviso con il Governo italiano proposte per fornire 5 milioni di posti extra su Sardegna e Sicilia nei prossimi 5 anni, se l’addizionale comunale, che si applica sia ai cittadini italiani che ai turisti in viaggio da/per le Isole, verrà abolita. Il CEO di Ryanair DAC, Eddie Wilson, ha dichiarato: “Questa proposta di consentire un ulteriore aumento dell’addizionale comunale (tassa sul turismo) quasi del 50% avrà conseguenze negative a lungo termine per la connettività e l’industria del turismo in Italia – motivo per cui è stata categoricamente respinta sia dagli aeroporti, sia dalle compagnie aeree. Gli aumenti delle tasse da parte dei comuni hanno già portato Ryanair a rimuovere un aereo basato (investimento di 100 milioni di dollari) e a cancellare/ridurre le frequenze su 12 rotte da/per l’aeroporto Marco Polo di Venezia. Se questa misura regressiva verrà messa in atto, saremo costretti a rivedere la nostra capacità sull’Italia per la prossima estate. Purtroppo, i cittadini saranno i soggetti più colpiti, poiché una capacità ridotta significherà inevitabilmente tariffe più alte e meno scelta. Tasse e costi di accesso ancora più elevati per i visitatori e i cittadini italiani che lavorano duro, danneggiano inevitabilmente il turismo locale, i posti di lavoro e la connettività; il Governo Italiano e le amministrazioni locali dovrebbero lavorare insieme per eliminare l’attuale addizionale comunale: ciò stimolerà la crescita del turismo, dell’industria e, in ultima analisi, fornirà ulteriori investimenti, posti di lavoro e connettività per l’Italia, e in particolare per i comuni che ne hanno più bisogno. I cittadini/visitatori italiani meritano più connettività, scelta e tariffe basse, che Ryanair offrirà a fronte di costi di accesso competitivi”. |