Air Niugini compie 50 anni


Nel 1973 spiccava il suo primo volo Air Niugini, la compagnia aerea della Papua Nuova Guinea. Il governo locale fece una joint venture con Ansett Australia con il 16%, 12% ciascuna per Qantas e Trans Australia Airways.

A 50 anni di distanza il vettore continua a volare da Port Moresby verso Australia, Singapore, Hong Kong, Manila e Honiara alle Solomon Islands, Port Vila a Vanuatu e Nandi a Fiji. Oltre a una rete di rotte interne nell’isola e nelle altre isole a oriente verso la Melanesia.

Spazio, e’ il GSA di questo vettore, ha voluto celebrare questo evento per dare conto del fatto , che Air Niugini e’ in questo in una fase di espansione e ringiovamento della flotta.

Francesco Sgambelluri – CEO Spazio – ha rimarcato il risultato raggiunto del mezzo secolo di operazioni per il vettore di bandiera della Papua Nuova Guinea.

Infatti in futuro i B767/300ER verranno rimpiazzati da due B787-9. Quindi 11 Airbus 220 entreranno in flotta nei prossimi anni, 8 sono della serie -100 e tre sono A220-300. Gli aerei saranno sei di proprieta’ e cinque in leasing.

Oggi la flotta e’ costituita da 21 aerei: 2 B767/300ER con soli 188 posti di cui 28 in business lie flat, 2 B737/800 da 158 posti di cui 20 in business, 6 Fokker 70 da 80 posti in economy, 7 Fokker 100 da 101 posti di cui 8 in business, 3 DHC-8/Q400 da 74 posti in economy e 1 DHC-8/Q300 da 50 posti in economy.

Perche’ volare Air Niugini?

Due le ragioni, la prima per raggiungere la Papua Nuova Guinea. Da Milano o Roma si puo’ eventualmente arrivare da entrambe su Singapore e proseguire per Port Moresby. Oppure transitare da Hong Kong con Cathay Pacific Airways. Un po’ piu’ difficoltosa. La seconda e’ la possibilita’ di raggiungere poi Honiara, Port Vila e Nandi. In particolare Honiara non e’ proprio facile a raggiungerla. Lo stesso dicasi nel passato per Chuuk/Truk e Pohnpei nelle isole Caroline della FSM- Federated State of Micronesia.

Scoprire la Papua Nuova Guinea

Air Niugini serve la parte orientale della grande isola, l’altra fa parte dell’Indonesia. La Papua Nuova Guinea e’ una destinazione da esplorare, diverse sono le opportunita’. Si puo’ partire per andare alla ricerca delle diverse tribu’ di abitanti autoctoni, ognuna caratterizzata diversamente dall’altra. Tutte sono riconoscibili dai differenti variopinti indumenti e intarsi cerimoniali. Oltre 700 sono le diverse lingue parlate. Le diverse tribu’ hanno vissuto per tantissimo tempo isolate, l’una dall’altra, in un proprio limbo. C’e’ da comprendere che la PNG come spesso e’ chiamata abbreviandola e’ molto grande e sterminata dove lo spostamento da un capo all’altro e’ possibile solo in aereo. Oltre a lodge lussuosi, c’e’ la possibilita’ di effettuare una crociera sul Sepik River, uno dei fiumi piu’ lunghi al mondo a bordo di Sepik Spirit con solo 9 camere. 

Trans Niugini Tours da vari decenni e’ una societa’ che gestisce queste strutture e la nave. 

Il traffico turistico non e’ spaventoso, la destinazione e’ per turisti particolari e avventurosi con forte spirito di adattamento, anche se i lodge hanno comfort di tutto rispetto. Oltre a queste ci sono strutture , specie nelle isole al servizio dei divers, che vanno a scoprire il mondo sott’acqua fatto delle diverse specie di pesci e i wrecks dell’ultimo conflitto mondiale. Da non dimenticare chi viaggia per ammirare le spettacolari bellezze della flora e fauna, specie il birdwatching.

I numeri di conseguenza non sono molto elevati. I confini dopo il Covid-19 sono stati tolti con ragionevole ritardo, anche in ragione della fragilita’ degli abitanti locali, specie gli autoctoni. La componente italiana e’ piu’ bassa rispetto a qualche decennio fa’, questa si quantifica in qualche migliaio di viaggiatori all’anno. Una decina sono i tour operator che organizzano viaggi dall’Italia.

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