RYANAIR CONDANNA LA FALSA PROPOSTA DELLA “TASSA ECO” DEL GOVERNO DANESE

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I voli in connessione delal SAS sono esenti sebbene che inquini di più

Ryanair, la compagnia aerea numero 1 in Europa, ha condannato oggi (27 novembre) la proposta del governo danese di imporre una falsa “tassa ecologica” fino a 100 DKK per passeggero in partenza dal 2025 al 2030, ma esenta inspiegabilmente per i passeggeri in connessione che prendono due voli ed emettono più del doppio delle emissioni di CO2.

Il governo danese ha ideato questa falsa “tassa ecologica” discriminatoria per tassare la forma di viaggio aereo più eco-efficiente (punto a punto) esentando al tempo stesso le compagnie aeree più inquinanti, come SAS, i cui passeggeri in transito prendono due voli ed emettono più di raddoppiare le emissioni di CO2 di chi vola sugli efficienti servizi punto-punto di Ryanair. Il governo danese afferma di voler incentivare la tecnologia verde, ma la sua falsa “tassa ecologica” non riconosce completamente l’uso di nuovi aerei tecnologici, come i “Gamechangers” di Ryanair, che riducono le emissioni del 16%, il rumore del 40% e il trasporto del 4% più passeggeri delle compagnie aeree.

Ryanair paga già centinaia di milioni (833 milioni di euro nell’anno fiscale 23) in tasse ambientali ogni anno. I viaggi aerei efficienti a corto raggio da punto a punto non possono continuare a sostenere il conto della decarbonizzazione dell’aviazione mentre i passeggeri in coincidenza più inquinanti non pagano nulla: le ecotasse devono essere applicate equamente a tutti i passeggeri delle compagnie aeree.

Un portavoce di Ryanair ha detto:

“È inspiegabile che il governo danese si aspetti che i suoi cittadini/visitatori che effettuano voli diretti da/per la Danimarca paghino il conto delle emissioni, quando i passeggeri in transito che prendono due voli ed emettono più del doppio delle emissioni di CO2 saranno esentati da questo falsa “tassa ecologica”.

Nonostante le affermazioni del governo danese, questa falsa “tassa ecologica” non farà nulla per l’ambiente ma danneggerà irreparabilmente gli aeroporti regionali danesi, come Aalborg, Aarhus e Billund, che non hanno alcun traffico di trasferimento e dipendono completamente da efficienti collegamenti punto-a-punto. viaggi aerei puntuali, rendendoli ancora più costosi rispetto agli aeroporti concorrenti dell’UE. I cittadini/visitatori danesi stanno già affrontando una crisi energetica e del costo della vita senza essere colpiti da questa falsa “tassa ecologica” per sovvenzionare il governo danese nel sostenere SAS, i cui passeggeri in transito più inquinanti che volano attraverso l’aeroporto di Copenaghen pagano zero tasse ecologiche.

Il governo danese dovrebbe abbandonare i suoi piani per imporre questa falsa “tassa ecologica” e fare qualcosa di utile, come introdurre sistemi di tariffazione aeroportuale che premino le compagnie aeree eco-efficienti, come Ryanair, e penalizzino gli eco-inquinatori come SAS”.

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