
La stampa consumer e finanziaria e’ stata chiamata l’altro ieri ad una audizione dai vertici di ITA Airways a Roma nel direzionale del vettore per essere aggiornata sull’andamento del vettore nell’anno appena trascorso.
Il Presidente Antonino Turicchi e il DG Andrea Benassi hanno indicato lo stato di fatto del vettore che ha chiuso il 2023 con 2,4 miliardi di € di fatturato, di cui oltre un miliardo sono provenienti dal mercato intercontinentale.
Come scrive Leonard Berberi su Corriere.it al link:
“l’azienda ha smesso di bruciare soldi, ora puo’ fare utili” ha detto Turicchi. 15 i milioni di passeggeri trasportati e2,4 miliardi di € in entrate di cui 300 milioni da charter e cargo. Nel 2024 sono previste entrate per 3,4 miliardi di €. Seppur il margine operativo lordo sia stato in positivo, ancora sono in corso dei ricalcoli e Turicchi non ha fornito la cifra della perdita maturata l’anno scorso.
Lo stato di liquidita’ dell’azienda che non brucia soldi gli sta permettendo di fare ricorso al credito per acquistare aerei, vedi il primo A330-900neo con le marche italiane I-ITYB. A questo in futuro seguiranno 5 A220 e 2-3 A220.
La flotta nel 2024 crescera’ da 83 a 96 aerei e le destinazioni raggiunte saranno 56 con le nuove : Chicago, Toronto, Dakar, Accra, Riyadh, Jeddah e Kuwait City.
Poi sono stati trattati gli argomenti su Lufthansa, Commissione UE e altro ancora, che trovate nell’articolo.
Sulla questione del conflitto in Israele e della chiudura dei voli per Tel Aviv, costano 3 milioni di € di mancati introiti. A tutt’oggi una decina di milioni di €, senza contare le prosecuzioni verso Sud America e Nord America. A queste si aggiungono anche i mancati introiti dal fatto che sul nord atlantico da aprile 2023 non ci sono piu’ i codici di code share e quindi sono mancate entrate che il Corriere stima sui 100-120 milioni di €.
Poi Turicchi ha parlato del marchio Alitalia, anche se per questo sara’ Lufthansa a decidere, come, quando e in cge modo.