Boeing taglia una testa al programma B737. Punta alla qualità con nuovi manager

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Nel classico stile americano di chi quando viene tagliato in un azienda, il messaggio ha toni molto soft del tipo “dopo 18 nni di servizio devoto alla Boeing”, in questo caso Ed Clark viene messo alla porta come responsabile di ciò che è accaduto sul programma de Boeing 737 con le ultime sventure accadute, culminate con il problema dei bulloni mancanti al velivolo dell Alaska Airlines , che qualche settimana fà ha perso la mid cbin exit plug sinistra durante un volo inizito a portlnd e che dovev terminare a Ontario in California.

Ma chi è Ed Clark, è il VP del programma del B737 ed il MD dello stabilimento di Renton, uno dei più importanti del costruttore americano di aerei, la Boeing.

E’ stato Stan Deal, il capo di Boeing Commercial a darne notizia con una email interna ai dipendenti.

Allo stesso modo la società americana ha fatto un rimescolamento nei ruoli dirigenziali del programma B737, il tutto con effetto immediato.Al posto di Ed Clarkci sarà ora Katie Ringgold, l’attuale vicepresidente delle delivery operations del 737.

Deal come riporta il The Seattle Times ha scritto che i cambiamenti alla leadership hanno lo scopo di guidare la “maggiore attenzione di Boeing Commercial Airplanes nel garantire che ogni aereo che consegniamo soddisfi o superi tutti i requisiti di qualità e sicurezza”.

Clark era in quell’incarico non da tanto. infatti ha assunto la responsabilità del programma MAX nel 2021 quando è tornato in servizio dopo che due incidenti mortali avevano lasciato a terra i jet in tutto il mondo per quasi due anni. Era responsabile dell’ingegneria del 737, della catena di fornitura, della produzione e di altre funzioni di supporto.

Insomma era stato chiamato risolvere, anche se non c’è eveidentemente riuscito. Colpa sua non si conosce bene se , oppure non è riuscito a cambiare la situazione. Sicuramente, l’ultimo problema è stato fatale, ma poi vederci le colpe è duro da capire e confermare, perchè i problemi in boeing è da tanto che ci sono.

Deal ha scritto nella sua nota che Clark “se ne va con la mia, e la nostra, più profonda gratitudine per i suoi numerosi e significativi contributi in quasi 18 anni di servizio dedicato alla Boeing”.

Il The Seattle Times scrive “Tuttavia, una persona a conoscenza della decisione e che ha chiesto di non essere identificata commentando decisioni sensibili relative al personale, ha confermato che la partenza di Clark non è stata volontaria”. Insomma è stato l’agnello sacrificale.

Il giornale di Seattle continua scrivendo “Clark è un ingegnere. Il suo successore Ringgold ha una laurea in economia. Tuttavia, ha iniziato la sua carriera nel settore aeronautico eseguendo la manutenzione dei sistemi avionici e la risoluzione dei problemi sugli aerei cargo C-130 nell’aeronautica americana”.

A questo punto sarà la figura giusta per trovare il bandolo della matassa? Boeing ha molti problemi sul B737, non solo quelli produttivi, ma pure quelli di sviluppo, progettazione, omologazione, vedi l’allungamento dei tempi al processo certificativo del B737-7 e del B737-10 tuttora in itinere ed in ritardo di anni.

Ringgold è entrata in Boeing nel 2011 presso lo stabilimento di produzione dell’azienda a North Charleston, Carolina del Sud, dove è diventata Senior Quality Manager.

Si è trasferita nella regione del Puget Sound nel 2019, dove era responsabile delle consegne di jet da tutti i centri di consegna Boeing Commercial Airplanes a Seattle, Everett, North Charleston e Zhoushan, in Cina.

Insomma la nuova è una quality, quello che scuramente serve al momento a Boeing, ma probabilmente un ambito aziendale che non ha inciso poi tanto sulle altre fuznioni aziendali, visti i risultati che ha macinato fino ad ora il costruttore americano.

Successivamente è diventata vicepresidente delle operazioni di consegna del 737 con responsabilità per le consegne ai clienti da Seattle, nonché per i voli pre-consegna a Renton e per la supervisione e la cura dei MAX parcheggiati eimmagazzinati a Moses Lake, nello stabilimento 2 di Seattle e a San Antonio.

L’entrata dell Ringgold vede l’arrivo di altre due figure: Deal ha mescolato le carte con le nomine di due leader senior, Elizabeth Lund e Mike Fleming.

Lund, che attualmente dirige tutti i programmi aeronautici di Boeing Commercial Airplanes, è stata nominata nella nuova posizione di vicepresidente senior per BCA Quality, dove guiderà le attività di controllo qualità.

Lund continuerà a riferire a Deal e a far parte del consiglio esecutivo della società. Carole Murray, l’attuale VP Quality, riferirà ora a Lund, “con un incarico speciale, per garantire una transizione graduale”, ha scritto Deal nel suo messaggio.

Mike Fleming, che ha guidato la spinta per il ritorno in servizio del 737 MAX dopo i due incidenti mortali e da allora ha guidato il percorso per certificare il MAX 7 e il MAX 10, è stato promosso per sostituire Lund come vicepresidente senior e direttore generale di tutti Programmi di aerei commerciali Boeing. Supervisionerà la produzione dei 737, 767, 777/777X e 787, riferendo a Deal.

Deal ha detto che Don Ruhmann, che era l’ingegnere capo del progetto 787, succederà a Fleming nel suo precedente ruolo.

Deal ha scritto che i sostituti per le posizioni lasciate libere da Ringgold e Ruhmann verranno nominate in seguito.

Lascia un po’ stupiti sulla promozione di Fleming, perchè il percorso di certificazione del B737-7 ed il B737-10 è tuttora in ritardo, lento e lacunoso. il tutto con molti clienti che sono preoccupati e nel caso di United intenzionati a guardare ad altro, visti i ritardi e i continui cambi nei programmi aziendali.

Fonte: https://www.seattletimes.com/business/boeing-aerospace/boeing-ousts-head-of-737-max-program-reshuffles-leadership-team/

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