Quando gli aerei a terra della compagnia aerea indiana IndiGo passano da 50 a 70 per i problemi dovuti ai motori PW1100G degli A320neo e A321neo, l’incubo ora per chi lavora al network, al commerciale del vettore e’ come coprire i buchi creati da questa indisponibilita’ di velivoli.
Moneycontrol scrive che il vettore indiano sta contrattando aerei in wetlease e gli servono almeno 20 aeromobili gia’ a partire dal mese di aprile 2024.
8 aerei in via di contrattazione saranno in wetlease e altri 12 dal mercato secondario.
Se fino a dicembre cercava solo velivoli Airbus per tappare il buco e sopratutto per impiegare i suoi piloti sui velivoli ottenuti in drylease. Ora vista la indisponibilita’ e la necessita’ di trovare una soluzione al problema vanno bene anche i Boeing e per questo avrebbe reperito da aprile 5 B737-8 da Qatar Airways e tre B737-8200 da Ryanair.
L’articolo di Moneycontrol al link:
Ma non c’e’ solo la lowcost IndiGo la quale i 70 aerei fermi su 300 arrivano a quasi il 25% sul totale e su cifre simili e’ anche Wizz Air, dove pare che tra Ostrava in Repubblica Ceca e Bydgoszcz in Polonia i velivoli fermi sono passati da 40 a quasi 50.
Come e’ noto sono 300 i giorni stimati per il fermo di ogni motori. Queste sono le cifre date dal costruttire utilizzando per le lavorazioni le stazioni autorizzate in giro per il mondo o immettendo motori spare per alleviare le sofferenze dei vettori totalmente incolpevoli su questa problematica. Ma che in realta’ pagano il conto perche’ la clientela raramebte comprende cio’ sta accadendo addebitando tutto al vettore e non al costruttore.
Italiavola & Travel 