Il territorio di Grado vanta una straordinaria ricchezza naturale, con la sua laguna lunga 25 km che è considerata una delle più belle del bacino del Mediterraneo, e con le sue riserve naturali custodi di preziosa biodiversità. Qui sorge un autentico paradiso naturale, la Foce dell’Isonzo – Isola della Cona, riconosciuta come miglior area d’Italia per il birdwatching, è situata lungo gli ultimi 15 km del fiume Isonzo in un’area di 2.400 ettari. La classe faunistica maggiormente presente è quella degli uccelli che annovera più di 340 specie; una così ampia varietà difficilmente riscontrabile nel contesto nazionale. La laguna vicina offre anche l’ambiente ideale per specie di flora e fauna di straordinario interesse in quanto presenti quasi esclusivamente nell’Adriatico settentrionale (specie endemiche come la salicornia), nonché diverse specie ed habitat minacciati di estinzione a livello globale.
Proprio per conservare questo ecosistema sono stati effettuati negli ultimi anni lavori di ripristino della foce dell’Isonzo sull’isola della Cona: un delicato ecosistema d’acqua dolce gestito con un’attenta regolazione dei livelli nelle stagioni e tramite il pascolo equino.
Si sono instaurati habitat d’interesse comunitario utilizzati da un elevato numero di specie di uccelli e non solo. Il progressivo deterioramento per erosione degli argini perimetrali che separano i ripristini dal mare, l’innalzamento del livello marino, la riduzione delle piogge e l’incremento di periodi siccitosi (conseguenti ai cambiamenti climatici) stavano mettendo a repentaglio la conservazione di questi delicati ecosistemi, con un progressivo processo di salinizzazione. E’ stato così possibile negli ultimi due anni restaurare le sezioni delle arginature perimetrali del ripristino per prevenire l’ingressione di acque salse con un intervento progettato dal Consorzio di bonifica della Venezia Giulia e dalla Stazione Biologica dell’Isola della Cona.
Inoltre, grazie a ditte specializzate, è stato realizzato un bypass al di sotto dell’argine maestro dell’Isonzo che consente, all’occorrenza di approvvigionare il ripristino con acqua dolce proveniente dal fiume senza intaccare preziose risorse idriche sotterranee. La garanzia di poter disporre all’occorrenza di acqua dolce risulta fondamentale nella gestione di queste ultime paludi d’acqua dolce dell’arco costiero in un contesto climatico modificato in cui le precipitazioni latitano spesso per lunghi periodi. La possibilità di apporto idrico consentirà sempre una gestione ottimale dei livelli presenti all’interno dei ripristini garantendo la conservazione degli habitat e delle specie presenti e più in generale per l’elevato livello di biodiversità che caratterizza questa riserva naturale nota in tutta Europa.
Nel corso del 2024 verranno realizzati nuovi ripristini ambientali analoghi con l’obiettivo di ricreare paludi d’acqua dolce e canneti, migliorando la biodiversità e la fruizione turistica dell’area. L’intervento, finanziato con un progetto Interreg denominato Poseidone, prevede la ricostruzione di 10 ettari di zone umide d’acqua dolce, habitat in forte contrazione a scala regionale per i frequenti eventi di stress idrico e la penetrazione del cuneo salino. Nelle aree acquisite verranno ricreate ed opportunamente gestite situazioni idonee all’instaurarsi di habitat d’interesse comunitario (prati umidi) ed ottimali per molte specie d’interesse quali: airone rosso, tarbusino, falco di palude Tarabuso, testuggine palustre, rana agile, puzzola, licena delle paludi, lontra. Questi interventi si pongono al margine della ciclabile FVG2 e di un percorso pedonale e si collocano lungo la strada d’accesso all’Isola della Cona. In questo senso l’intervento ricopre un significativo ruolo di potenziamento in termini di contenuti dell’offerta turistica ecocompatibile (cicloturismo in particolare) dell’area che andrà successivamente implementata con adeguati strumenti didattico divulgativi coerenti con quanto è già presente.
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