
Bonza, l’aerolinea a basso costo australiana che operava da aeroporti poco serviti ha sospeso temporaneamente i voli.
La compagnia aerea aveva iniziato i voli il 31 gennaio 2023 ha l’animo di collegare queste piccole citta’.
Nonostante che avesse ideato il suo network da tre citta’ dell’Australia con il motto “here for Allstralia” e’ ora in amministrazione volontaria.
Tim Jordan, il CEO del vettore ha detto che interlocuziini sono in corso per vedere come gestire l’attivita’.
Bonza e’ un espressione del fondo americano 777 Partners da dove ha preso a nolo quattro dei sei aerei B737-8. Altri due sono giunti dall’aerolinea canadese Flair Airlines, anch’essa nell’orbita dello stesso fondo.
Bonza si ispira sul modello di Ryanair e cioe’ offrire voli da aeroporti secondari e minori. Quindi evitando di basarsi sulla connettivita’ tra Brisbane, Sydney e Melbourne. In quest’ultima aveva uno dei suoi hub , ma con voli verso citta’ minori. Gli altri due sono Gold Coast e Sunshine Coast.
I mercati scelti da Tim Jordan ex Virgin Australia sono molto marginali come remunerativita’ generata dalle rotte. Ovviamente la volonta’ era di creare un network non in concorrenza con Qantas, Virgin Blue, Jetstar e Rex. Insomma un viatico alternativo e creare nuovo traffico. Ma l’Australia ha il problema, che le concebtrazioni sono ad est in qualche citta’ e il resto e’ sconfinatamente vuoto con distanze importanti, quindi costi e piccoli numeri di persone che ci vivono.
Oltre trenta destinazioni minori sono state inserite nel network, ma gli alti costi, nonostante che abbia una struttura che costasse poco non ha trovato un sufficiente volume di traffico per rendersi sostenibile. Oltre al problema di trovare sufficiebte forza lavoro tra piloti e tecnici.