La svolta green di Trieste

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La svolta green di Trieste Airport: zero emissioni di CO2 entro il 2027 

la società di gestione inaugura l’impianto fotovoltaico più grande in esercizio in un aeroporto italiano e il nuovo parco mezzi elettrici per l’operatività dello scalo 

L’obiettivo zero emissioni di CO2 (scope 1 e scope 2) entro il 2027 è ambizioso e verrà raggiunto attraverso un piano di azioni mirate e controlli sull’efficacia delle misure previste. Il primo importante step è stato completato con l’entrata in funzione, già a fine marzo scorso, di un nuovo impianto fotovoltaico di 3.143 kW di potenza installata integrato con batterie di 600kW di potenza per l’accumulo e il riuso dell’energia rinnovabile prodotta, e con la sostituzione – lo scorso maggio – dei mezzi operativi di scalo con nuovi mezzi elettrici.

La completa decarbonizzazione dello scalo regionale avverrà entro il 2027 attraverso l’azzeramento delle fonti emissive di CO2 dirette e indirette prodotte e riferibili al gestore aeroportuale (scope 1 e scope 2) e con la contemporanea produzione e uso di energia rinnovabile, in sostituzione delle fonti fossili, dal nuovo impianto fotovoltaico in funzione. Per raggiungere la completa decarbonizzazione, oltre al nuovo impianto fotovoltaico integrato con batterie e alla sostituzione dei mezzi operativi in elettrici, Aeroporto Friuli Venezia Giulia ha inoltre programmato nell’ambito del Piano Quadriennale degli Interventi 2024-2027 approvato dall’Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC) investimenti per la riduzione della dispersione energetica dell’aerostazione, installazione di nuove Unità di Trattamento dell’Aria e nuove pompe di calore che miglioreranno l’efficienza energetica dello scalo riducendone sensibilmente i consumi. 

Regione Friuli Venezia Giulia ha supportato la realizzazione del nuovo impianto fotovoltaico nell’ambito del progetto Noemix, che prevede la sostituzione progressiva delle auto di servizio della pubblica amministrazione regionale in auto elettriche. I consumi del parco auto regionale Noemix saranno bilanciati con la produzione e immissione in rete di energia prodotta dal fotovoltaico in aeroporto. L’esubero di energia non auto-consumata da aeroporto viene quindi ceduta in rete per dare seguito alle previsioni del progetto Noemix così previsto dal programma UE Horizon 2020. In tale ambito l’Assessorato all’Ambiente di Regione Friuli Venezia Giulia ha disposto un cofinanziamento di 3,5 milioni di euro per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico in aeroporto. 

Grazie alla sinergia con Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, e l’Amministrazione comunale di Ronchi dei Legionari, Trieste Airport dallo scorso mese di aprile al prossimo ottobre copre l’intero fabbisogno energetico con il nuovo impianto fotovoltaico integrato con batterie..

L’impianto è realizzato su due aree distinte: uno in copertura dell’edificio “parcheggio multipiano” del polo intermodale di Trieste Airport e il secondo in area air side in modalità “posa a terra”.

Trieste Airport a fine maggio scorso ha inoltre completato l’acquisto e la messa in esercizio dei nuovi mezzi elettrici per i servizi di handling. Trieste Airport si è aggiudicato il bando di gara pubblico istituito dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) che ha stanziato un finanziamento di 2.735.072 milioni di euro integrato con 911.691 euro in autofinanziamento da parte di Aeroporto Friuli Venezia Giulia S.p.A.

L’adeguamento della propria flotta aziendale GSE – Ground Support Equipment – con nuovi mezzi dotati di motori elettrici è un ulteriore importante passo in avanti per la decarbonizzazione dello scalo regionale

Sono stati acquisiti e messi in funzione 29 nuovi mezzi elettrici, utilizzati in aeroporto per fornire i servizi agli aeromobili in sosta, dal carico e scarico delle merci e dei bagagli, all’imbarco e sbarco dei passeggeri e degli equipaggi.

ELENCO VEICOLI ELETTRICI ACQUISTATI
Descrizione dei veicoli
3Autovetture per servizio Rampa e ispezioni in Area di Manovra attrezzate con dispositivi “Follow-me” e dotazioni per il servizio “BCU”.
1Veicolo Minibus 10 + 1 posti per trasporto equipaggi di Aviazione Generale.
7Scale per imbarco / sbarco passeggeri da / per aeromobili commerciali.
2Veicoli “Ambulift” per imbarco / sbarco passeggeri a ridotta mobilità (PRM) da / per aeromobili.
2Veicoli “Belt loader” per lo scarico / carico di bagagli e merci non pallettizzate dalle stive degli aeromobili.
2Trattori aeroportuali per traino / push-back aeromobili fino a categoria 2.
3Trattori per trasporti interni / carrelli bagagli in piazzale.
1Veicolo per servizio “Lavatory Service” sugli aeromobili.
3Veicoli “Cargo loader” per lo scarico – carico di merce pallettizzata o su ULD su aeromobili.
2Carrelli elevatori a forche (Fork lift) per la movimentazione di merci sfuse o in pallets.
2Autobus “Intercampo” per il trasporto di passeggeri in area aeroportuale.
1Spazzatrice per pulizia stand di sosta degli aeromobili.

La svolta green dell’aeroporto di Trieste è un ulteriore passo nel processo di riconciliazione del trasporto aereo con l’ambiente che ha l’obiettivo di azzerare le emissioni di CO2, in linea con l’orientamento europeo” – osserva il Presidente dell’ENAC Pierluigi Di Palma – “Grazie all’impegno sinergico tra ENAC, la Regione Autonoma FVG e Aeroporto Friuli Venezia Giulia, la de-carbonizzazione dello scalo di Trieste sta diventando una realtà tangibile con la combinazione del fotovoltaico e dell’utilizzo di mezzi elettrici per l’operatività dello scalo. L’ENAC continua a investire concretamente sulla sostenibilità, fornendo il suo contributo tecnico, regolatorio e di visione a un comparto aerospaziale sempre più proiettato verso il futuro, in cui la tutela ambientale, ovvero del nostro pianeta, deve diventare il paradigma di una svolta globale”.

Il Presidente della Regione Massimiliano Fedriga evidenzia che “l’impianto fotovoltaico di Trieste Airport, proprio per le sue peculiarità a livello di grandezza e potenza energetica, è attualmente il più importante in Italia nell’ambito del settore aeroportuale ponendo lo scalo regionale all’avanguardia con la leadership nazionale nell’energia rinnovabile. Si tratta anche dell’impianto fotovoltaico più esteso in regione che assicura già oggi il 75 per cento del fabbisogno dell’aeroporto, oltre a essere a beneficio della comunità cittadina. Complessivamente – ha aggiunto Fedriga – l’intervento vale circa sei milioni di euro. Il progetto, cofinanziato dalla Regione per un ammontare di 3,5 milioni, mira a utilizzare fonti rinnovabili per produrre energia elettrica e ridurre così l’impatto ambientale dell’aeroporto. Su questo versante l’obiettivo è di andare avanti e arrivare a quote di autosufficienza energetica ancora più elevate. Inoltre – ha evidenziato il governatore – l’aeroporto di Ronchi dei Legionari è stato recentemente scelto come sede per la realizzazione di stazioni di rifornimento per le auto elettriche, a dimostrazione della crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale all’interno di una strategia complessiva della Regione nell’ambito della transizione green”.

LAssessore Regionale alla Difesa dell’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, Fabio Scoccimarro: “Con il progetto NOEMIX il Friuli Venezia Giulia si candida a essere la prima regione in cui una quota consistente dei veicoli aziendali di Comuni, Aziende Sanitarie, Regione e in generale di Enti Pubblici sarà sostituita da veicoli elettrici. Aggregando le esigenze di Pubbliche Amministrazioni diverse, si passerà dall’attuale modello per l’acquisto delle autovetture ad uno nuovo, imperniato su un servizio di mobilità elettrica “smart”, più efficiente, sicuro e produttivo.

Oltre al noleggio di più di cinquecento veicoli elettrici che negli anni andranno ad incrementarsi e a un sistema di gestione e ottimizzazione della mobilità delle PA, grazie a NOEMIX saranno installate in vari luoghi del nostro territorio circa duecento infrastrutture di ricarica. In questo ambito si inserisce anche l’accordo stipulato tra la Regione e l’Aeroporto del Friuli Venezia Giulia che, da un lato, va a sostenere la costruzione di uno dei più grandi impianti fotovoltaici in Italia che interessano questo specifico settore. Dall’altro, l’intesa tra le parti garantirà la messa in rete dell’energia rinnovabile prodotta in eccedenza – pari a circa 1 GWh anno – energia verde equivalente a coprire i consumi stimati per l’intera flotta di veicoli elettrici coinvolti nel progetto. Sono numeri importanti che vanno a sottolineare la rilevanza di questo impianto nel contesto della politica energetica perseguita nel progetto ma anche la collaborazione fra Regione e Aeroporto.

Ben venga pertanto l’iniziativa presentata oggi a cui la Regione ha contribuito con interesse, che ci permette di avvicinarsi a uno degli ambiziosi obiettivi su cui opera l’Ente regionale per un territorio più verde e privo di emissioni di carbonio, grazie agli investimenti nella transizione energetica, nelle energie rinnovabili, ma allo stesso tempo connesso con il mondo e competitivo”.

L’aeroporto del Friuli Venezia Giulia ha l’obiettivo di incrementare in maniera significativa e costante i collegamenti aerei internazionali e le frequenze dei voli domestici. Questo sviluppo dei collegamenti andrà in parallelo al raggiungimento entro il 2027 dell’azzeramento delle emissioni di CO2 prodotte dal gestore aeroportuale” – afferma l’Amministratore Delegato del Trieste Airport Marco Consalvo –  “Con il nuovo impianto fotovoltaico, già in funzione dallo scorso fine marzo, integrato con batterie di accumulo dell’energia e i nuovi mezzi di scalo totalmente elettrici, raggiungiamo un importante e consistente obiettivo del percorso di de-carbonizzazione dello scalo. Obiettivo reso possibile grazie al costante coordinamento e supporto di ENAC e Regione. Il bene primario e distintivo del Friuli Venezia Giulia è il suo patrimonio naturalistico pressoché incontaminato, la sfida – anche per una infrastruttura di trasporti come il nostro scalo – è preservare il territorio rendendolo nel contempo sempre più accessibile”.

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