
Dopo che da Bruxelles sono iniziate a giungere le anticipazioni sulla positiva conclusione dell’affare tra ITA Airways e Lufthansa, ovviamente si sono scatenati in tanti in ogni genere di letture del futuro per il vettore italiano, quasi come se il ricorso a sfere di cristallo, letture delle carte e fondi di caffe’ dessero quello che sara’ il percorso del domani del vettore italiano.
Si legge che sia certo che il marchio Alitalia ritorni prepotentemente in auge con l’arrivo di Lufthansa, questa e’ una delle varie letture circa il futuro di ITA Airways.
Poi si e’ letto che ITA Airways e’ partita con “52 carrette” come e’ scritto su un articolo di Repubblica. E’ opportuno ricordare che quei velivoli nella maggior parte avevano attorno ai 10 anni alla data del 15 ottobre 2021 e che sono tuttora aeronavigabili o airworthiness. Cosi come si voglia meglio leggere.
C’e’ poco da interpretare o capire, l’arrivo di Lufthansa portera’ semplicemente due cose:
- risparmi generalizzati sugli acquisti
- flussi di passeggeri che transiteranno da Roma sui voli ITA Airways, che Lufthansa incanalera’ cosi come sta facendo con Brussels Airlines, Swiss e Austrian.
Oltre ad alzare quell’average ticket fare che sul RASK portera’ ad indubbi benefici nei bilanci del vettore.
Il resto sono solo peanuts oppure illazioni e valutazioni cosi cosi da chi di trasporto aereo, inclusi certi opinionisti o pseudo esperti credono di leggere questo mercato . O almeno credono di capirlo e interpretarlo.
La soluzione di Lufthansa e’ l’unica percorribile perche ancor oggi ITA Airways, seppur i risultati siano piu’ buoni del previsto, e’ un vettore che difficilmente potrebbe andar da solo. Insomma, deve trovare una collocazione, che non e’ IAG o AF/KL.
Certo che fino a quando un paio di settimane fa’ il risultato delle urne europee , lo scenario non era ancora uscito come quello attuale, tutto era completamente diverso e ben plumbeo. Ma fortunatamente giustizia si e’ fatta ed ora l’affare naviga in acque piu’ tranquille anche solo di 20 giorni fa’.
Attendiamo quindi l’ufficializzazione che sara’ il 2 o il 4 luglio. Poco cambia quando sara’, l’importante e’ che sia quella che ci aspettiamo da tempo. Cioe’ che tutto e’ andato a buon fine.