
C’è una svolta a Genova, il 15% della società che gestisce lo scalo dell’aeroporto ligure attualmente nelle mani di Aeroporti di Roma passerà a MSC – Mediterranean Shipping Company della famiglia Aponte.
Da tempo c’era questo interesse ed era stato velatamente manifestato anche in interviste, ma nessun fatto concreto su era materializzato.
Ora, invece c’è stata la zampata, anche perchè quel pacchetto azionario era visto di interesse da parte di vari soggetti
MSC era entrata nel business del trasporto aereo prima con la costituzione di MSC Air Cargo. in realtà solo una società di gestione spazi cargo, perchè si basava all’inizio su operazioni effettuate da aerei destinati a Lei , ma gestiti operativamente da Atlas Air. Poi l’acquisizione di AlisCargo Airlines, una società aerea cargo italiana detentirce di un AOC e che da poco ha ricevuto un B777F. Ora l’entrata anche nel business degli aeroporti con l’acquisto del 15% della società che gestisce l’aeroporto Cristoforo Golombo di Genova.
Il valore della trasazione è molto live per le possibilità di MSC, infatti si aggira in 500mila €.
L’aeroporto di Genova è nelle mani dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale con il 60% e la Camera di Commercio di Genova con il rimanente 25%.
L’operazione viene confermata da MSC , anche se non dice nulla. Allo stesso modo chi ha le prelazioni d’acquisto e cioè i due azionisti locali istituzionali hanno dato già il loro via libera.
Così’ viene dichiarato da ADR:
“Aeroporti di Roma ha ricevuto da Msc una proposta vincolante di acquisto della propria quota di minoranza. La ricezione della proposta segue la volontà espressa da Adr di rendere disponibile la propria quota, al fine di abilitare possibili assi sinergici e di sviluppo per il rilancio dello scalo». «L’operazione avviene in piena sinergia e raccordo con il Comune di Genova che, oltre a essere pienamente concorde con la proposta di acquisto delle quote di Adr da parte di Msc, ha promosso l’operazione”.
Così scrive Leonard Berberi su Corriere.it
Non è al momento noto l’importo dell’operazione. Al 31 dicembre 2023, secondo i documenti depositati, il 15% di Adr in Aeroporto di Genova Spa aveva un valore di 484 mila euro, in calo rispetto ai 697 mila del 2022 e quasi dimezzato rispetto agli 894 mila del 2019. Lo scalo, spiegano fonti industriali, ha bisogno di una ricapitalizzazione dopo aver chiuso il 2023 con 1,27 milioni di passeggeri, 28,8 milioni di ricavi e un rosso di 3,5 milioni.
L’operazione degli Aponte rappresenta un’ulteriore rafforzamento delle attività crocieristiche — Genova è lo snodo principale —: nel 2023 Msc Crociere, uno dei «rami» della galassia, ha registrato 4,08 milioni di ospiti, utilizzando 22 navi e impiegando 46.606 persone. Nel trasporto aereo da ricordare l’avvio di Air Cargo e l’acquisto della licenza di AlisCargo.
A febbraio l’Ue ha dato il via libera all’ingresso di Msc in Italo, la società dei treni ad alta velocità (con circa il 50%).
Ansa scrive:
“L’operazione ha suscitato l’apprezzamento del Comune e del ministro delle Infrastrutture e trasporti e conferma il grande interesse che suscita il progetto di sviluppo dell’aeroporto genovese”. Il presidente di Aeroporto di Genova spa, Alfonso Lavarello e il dg Francesco D’Amico commentano così l’annuncio del prossimo ingresso di Msc nella compagine azionaria della società che gestisce il Cristoforo Colombo, attraverso l’acquisizione della quota del 15% che fa capo ad Adr, Aeroporti di Roma. “L’ingresso nella compagine sociale di un operatore del livello di Msc pone le premesse di sinergie che possono dare una spinta ulteriore allo sviluppo – spiega una nota dell’Aeroporto di Genova – a prescindere dal programma dei soci pubblici di ricerca di un socio industriale mediante una procedura di gara ad evidenza pubblica e le ulteriori opportunità che possono derivarne”. Oggi gli azionisti di Aeroporto di Genova sono l’Adsp del Mar Ligure Occidentale al 60%, la Camera di commercio di Genova al 25% e appunto Adr al15%, ma la società aveva avviato una richiesta di manifestazioni di interesse per partnership ed eventuale ingresso nella compagine azionaria a cui avevano risposto in cinque (Msc, Costa Crociere, 777 Partners, Spinelli-Hapag Lloyd e Levorato Marcevaggi). Intanto il Comune era pronto a rilevare appunto il 15% di Adr che adesso va a Msc, ma il riequilibrio azionario potrebbe procedere anche se con tempi più lunghi, magari con la cessione di un pezzetto della quota da parte dell’Autorità di sistema portuale. D’Amico ricorda intanto l’avanzamento delle opere di ammodernamento e di migliore collegamento dell’aeroporto. Sul fronte dei passeggeri ci sono segnali di ripresa: dai nuovi voli per Copenaghen, Amsterdam e Monaco al ripristino dei collegamenti con Olbia e “per il prossimo autunno sono previsti incrementi di frequenze settimanali sui principali aeroporti sulla direttrice nord-sud”. Inoltre c’è il volo annunciato da Costa Crociere per il mercato tedesco dei crocieristi e “si attendono analoghe iniziative da parte di Msc” sottolinea D’Amico. Dopodomani è convocata l’assemblea di Aeroporto di Genova spa che sarà chiamata a decidere sull’aumento di capitale da 4,8 milioni a fronte di un rosso di bilancio da 3,5 milioni. “Lo studio commissionato a Pwc indica prospettive importanti di utile nell’arco di durata della concessione in corso – commenta D’Amico – che consentiranno ai soci di recuperare le risorse da destinare all’aumento di capitale necessario per soddisfare il requisito di capitalizzazione stabilito dalla legge per le società aeroportuali e indispensabile per il futuro dello scalo”.