
Aircalin, la compagnia di bandiera della Nuova Caledonia, con sede a Nouméa, sta riducendo i voli per il 2024, poiché l’impatto dei recenti disordini civili sta colpendo le finanze della compagnia aerea e il numero di passeggeri. La sicurezza nel Paese non è ancora assicurata, spingendo il vettore ad adottare misure per garantirne la sostenibilità.
Secondo il CEO Georges Selefen, il fatturato mensile della compagnia aerea, che normalmente ammonta a circa 18,3 milioni di dollari, ammonta attualmente a circa 8,1 milioni di dollari. analogamente, si prevede che il numero dei passeggeri sarà dimezzato per il 2024, da 455.000 a 225.000.
La chiusura dell’aeroporto internazionale di La Tontouta – recentemente riaperto – ha costretto la Aircalin a sospendere i voli commerciali. Inoltre, i disordini civili nel paese hanno tenuto lontani i turisti.
A seguito dell’impatto, la compagnia sospenderà i voli per Tokyo da settembre, abbandonerà immediatamente i servizi per Melbourne e spingerà per accelerare i voli da Nouméa a Parigi via Bangkok da dicembre 2024, in attesa delle autorizzazioni.
Aircalin è stata anche costretta a mettere in disoccupazione parziale il 35-40% dei suoi 500 dipendenti e a congelare tutti gli investimenti. Il rimborso dei debiti, in particolare quello del prestito garantito dallo Stato, è stato riprogrammato tra il 2025 e il 2028.
L’amministratore delegato ha inoltre incontrato gli azionisti di Air Calédonie e Air Loyauté per avviare i colloqui su una possibile fusione per razionalizzare i servizi aerei caledoniani.