Quando la continuita’ territoriale non conviene per i vettori e va deserta


Ieri abbiamo assistito all’apertura delle buste per una continuita’ territoriale, anzi due, dove nessuno ha presentato offerte. Non e’ la prima volta che accade e non sara’ neppure l’ultima. Ma perche’ questo e’ accaduto?

Il fatto e’ molto semplice, non conviene economicamente al soggetto privato partecipare a questi bandi. Semplicemente, viene ritenuto a priori che il rischio di impresa venga messo a repentaglio.

Ma perche’ dovrebbe essere messo a rischio? E’ quindi da sfatare che un bando di continuita’ territoriale sia un sicuro guadagno. Una CT non e’ un qualcosa che in ogni caso garantisca il soggetto privato sulla sostenibilita’ dal lato finanziario a chi partecipa all’assegnazione. Questo e’ un mito oppure una convinzione da sfatare. Infatti, se qualcuno approfondisce il tema e analizza tutti gli obbighi previsti vedra’ che di rischi ve ne sono tanti. Ecco perche’ in molti casi su quelle CT con rotte molto border line sulle previsioni di traffico e dei ricavi c’e’ chi sorvola e guarda ad altro.

Infatti nel caso di aggiudicazione tra garanzie sotto forma di fidejussioni bancarie o assicurative, prove di operativita’ quali flotta ed etc. A seguire dopo l’assegnazione c’e’ l’operativita’ con i suoi costi e il tempo in attesa della ricezione delle contribuzioni previste. Il solo punto di ritorno e’ l’aver fortuna che nulla accada in senso geopolitico e chi debba volare siano una vera massa numerica di potenziali viaggiatori che comprino i biglietti in anticipo. Questo permettera’ di minimizzare il rischio grazie a un flusso di cassa forte. In mancanza di questo “un bain de sang” come dicono i francesi e’ assicurato.

Ieri e’ accaduto per le rotte Alghero – Milano Linate e Alghero – Roma Fiumicino dove nessuno si e’ fatto avanti. Diversamente ci sono stati due soggetti per :

Cagliari – Milano Linate

Cagliari – Roma Fiumicino

Olbia – Milano Linate

e addirittura tre sulla Olbia – Roma Fiumicino.

Le analisi sulle rotte e sopratutto il benchmark su certe uscite e insicure entrate sono i due valori attenzionati nel pensare di partecipare da parte delle poteziali compagnie aeree. Ma sopratutto e’ dal punto di vista monetario l’entita’ economica di rischio di anticipo di liquidita’ prima che avvenga l’incasso del contributo economico qualora venga accettato ed in caso di competizione tra vettori non venga rifiutato.

Quello che un vettore non vuole rischiare, dovendo per sua missione obbligata quella di fare lucro per sopravvivere, e’ di non rischiare di perdere valanghe di soldi. Per questo l’analisi che viene condotta in certi casi e’ minuziosa. La compagnia aerea ha spese fisse che non sono solo l’aereo e il carburante. Ma ci sono pure ATC, handling e tutto il resto da alberghi, transfer, pasti ed etc come tutto il resto che compone il costo industriale. A questo tutto quanto va aggiunto il fatto che in particolare, se il periodo di operativita’ e’ l’inverno, dove a parte Natale, Capodanno, Epifania e le parentesi di Ognissanti e Immacolata Concezione, il resto e’ un potenziale rischio finanziario per loscarso traffico che di norma si registra.

I conti non possono avere margini di errori significativi, altrimenti la catastrofe economica e’ assicurata. Non ci si puo’ permettere di sbagliare in alcun modo, perche’ tutto va a valanga.

Una spada di Damocle e’ costituita dalla convenzione che come riportato nel bando impone alla compagnia aerea tariffe definite per residenti e non, mettendo a rischio il vettore sulle oscillazioni dei costi. Oltre all’eventuale operativo richiesto che in taluni casi chiede di dedicare aerei in fasce definite della giornata, rendendo impossibile il loro impiego in altre attivita’ per minimizzare il rischio oppure di trovare potenziali mercati liberi per farlo. Insomma una cosa spesso a dir poco complicata. Non ultima cosa il capitolo penali, un’altra potenziale voce negativa da aggiungerci in caso venga applicata.

Per questo il fatto che nessuno abbia ritenuto conveniente presentare un’offerta per quelle rotte non ci stupisce affatto.

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