Volotea e Abra Group (holding di Avianca e GOL) hanno terminato l’alleanza che avevano annunciato poco più di un mese fa.
Ciò che era nato tra le due parti era una diretta conseguenza ci quello che stava per accadere se IAG avesse conscluso l’acquisizione di Air europa. insomma una diretta conseguenza, che ll’imprevisto dissolvimento di quest condizione ha determinato l’ovvia condizione dello scioglimento anche di quella tra Abra e Volotea. Ciò che l’aveva fatta scaturire era la condizione di uno dei rimedi che IAG aveva proposto di rilevare gli slot lasciati dalla holding europea nelle negoziazioni per ottenere l’autorizzazione dalla Commissione Europea per acquisire Air Europa.
A questo punto, senza la maggiore condizione, l’alleanza Volotea-Abra non ha motivo di esistere.
Ma a quanto pare tutto non è dato per finito perchè un quotidino della stmpa madrilena El Economista riporta, “sia Abra che Volotea continueranno a esplorare future opportunità commerciali”, il tutto va sulla stessa linea con quanto affermato all’epoca da Adrián Neuhauser, CEO di Abra: che se la Commissione Europea avesse respinto IAG, l’alleanza sarebbe stata mantenuta su scala più ridotta. Quindi, Volotea ha indicato che continuerà con la sua strategia di sviluppo del mercato, anche se a un ritmo più giusto per la nuova condizione.
L’alleanza avrebbe dovuto comportare l’istituzione di una base Volotea a Madrid con 20 aeromobili per supportare i voli transatlantici di Avianca, che attualmente non ha legami con alcuna compagnia aerea in Spagna. Come parte di Star Alliance, i suoi principali collegamenti in Europa sono tramite Lufthansa, Turkish e TAP Air Portugal, nei cui hub la compagnia aerea colombiana non opera.
Questo si sarebbe anche adattato meglio alla recente acquisizione di Abra: la compagnia aerea charter spagnola Wamos Air, che avrebbe potuto anche operare regolarmente verso destinazioni latinoamericane.