Un gruppo di statue appartenenti al gruppo di Scylla è stato scoperto a Laodikeia, nella provincia di Denizli, una città turca della regione dell’Anatolia occidentale famosa per i monumenti archeologici. Queste straordinarie sculture riflettono lo stile barocco del periodo ellenico e si distinguono per la tecnica e per la straordinaria conservazione dei colori. Gli scavi di Laodikeia sono parte del progetto “Legacy for the Future”, voluto dal Ministero della Cultura e del Turismo turco per preservare il patrimonio archeologico dell’Anatolia e tramandarlo alle generazioni future.
Statue straordinarie con colori originali
Un gruppo di archeologi turchi ha scoperto il gruppo di statue di Scylla durante il restauro dell’edificio del Teatro Occidentale di Laodikeia, che è nella lista dei siti candidati ad entrare a far parte del patrimonio UNESCO. L’elenco delle sculture comprende la testa e la mano di Scylla, il mostro mangia uomini, il corpo di Ulisse, due mezzi busti dei suoi compagni attaccati e uccisi dai cani feroci intorno alla vita di Scylla e la prua della nave di Ulisse.
La statua di Scylla è stata realizzata all’inizio del secondo secolo avanti Cristo dagli scultori Atenodoro, Agesandro e Polidoro di Rodi. L’unica altra copia di questo gruppo di sculture risalente all’inizio del periodo romano (nella villa estiva dell’imperatore Tiberio dal 14 al 37 d.C. ) fu scoperta di fronte a una grotta a Sperlonga, in Italia, nel 1957. Il Gruppo di Scylla rinvenuto a Laodikeia risale al periodo dell’Imperatore Augusto (27 a.C – 14 d.C) ed è il complesso di statue di questo genere più antico mai scoperto fino ad ora. Sono anche quelle meglio conservate perché i colori e lo stile estetico e artistico sono perfettamente intatti. Infatti, la manifattura barocca della testa di Scylla, i colori sui remi nelle mani del mostro e il realismo delle espressioni delle vittime dei cani feroci sono straordinari e imparagonabili a qualunque altra scultura.
Il gruppo di statue in tempi antichi era probabilmente esposto al secondo piano dell’edificio del Teatro Occidentale e questo ha permesso la conservazione della pittura. Inoltre si crede che in alcuni giorni dell’anno un cantastorie, Rapsodo, leggesse alcuni passi dell’Odissea di Omero al pubblico del Teatro mentre questo gruppo di statue veniva esposto sul palco. Alcune statue sono rimaste intatte, mentre altre si sono rotte durante il passaggio dall’era pagana a quella cristiana e sono state gettate nello spazio sotto alle stanze alle spalle del palco.
La storia mitologica di Scylla
L’Iliade e l’Odissea di Omero sono alcuni dei più importanti capolavori letterari dell’antichità. L’Iliade racconta gli eventi legati alla guerra di Troia, mentre l’Odissea narra del ritorno in patria di Ulisse, re di Itaca, dopo dieci anni. Secondo i poemi, gli Achei vinsero la guerra di Troia grazie all’astuzia e alla furbizia di Ulisse e il suo ritorno a casa fu ricco di peripezie. Nell’Odissea l’incontro tra Ulisse e il mostro Scylla è carico di significato. Scylla è descritto come un mostro marino con la parte alta del corpo dalle sembianze umane e femminili e la parte bassa circondata da cani feroci, che si nasconde nello stretto di Messina, a largo delle coste italiane. I cani di Scylla attaccarono la nave di Ulisse non appena navigò di fronte alle grotte dove si nascondeva il mostro, divorando sei compagni di viaggio di Ulisse.
Laodikeia: l’antica eredità di Denizli
Laodikeia, situata a pochi minuti da Denizli moderna, fu fondata da Antioco Teo II re dei Seleucidi e prende il nome della moglie, la regina Laodice. La città è una località imperdibile, famosa per essere uno dei più grandi centri di scambio commerciale della storia. Ha ricoperto anche un ruolo centrale nel mondo cristiano: la chiesa di Laodikeia, uno dei più antichi esempi ancora visitabili delle Sette Chiese citate nel nuovo testamento, ha reso la città uno dei principali centri religiosi durante il primo periodo dell’impero Romano d’oriente. La vicinanza di Laodikeia con Pamukkale è un’altra delle ragioni della sua importanza. Dopo aver visitato la città, infatti, si può procedere verso Pammukale, dove si possono ammirare i Travertini, che ricordano un campo di nuvole, e visitare l’antica città di Hierapolis, entrambi siti patrimonio dell’Unesco e magnifici esempi del patrimonio naturale e culturale turco.