
Non c’è sicuramente il dubbio che Jozsef Varadi Group CEO di Wizz Air sia a corto di energie, le ha mostrate anche a Roma per l’inaugurazione del nuovo centro addestramento piloti, il secondo del vettore low cost magiaro dopo quello aperto da tempo a Budapest. Però se oggi c’è felicità, il trasporto aereo sempre pieno di insidie. Un giorno il prezzo del carburante, poi la guerra russo-ucraina, i problemi ai motori, la situazione in Medio Oriente che si espande o si restringe, più tutti i piccoli problemi di tutti i giorni. Insomma, la vita di un Group CEO non gli fa mancare l’adrenalina in ogni momento. Tra tutti i suoi impegni ci ha concesso qualche minuto per una chiacchierata veloce.
Ci puo’ parlare di questo nuovo training center che oggi ci state mostrando?
Questo training center é fantastico e noi siamo veramente orgogliosi. Ma per questo dobbiamo ringraziare Aeroporti di Roma per il grande lavoro svolto. Noi abbiamo visionato questo complesso un annetto fà, da tempo era inutilizzato, in così poco tempo lo hanno ristrutturato e adattato a questo nuovo compito. É oggi una struttura bellissima e allo stato dell’arte per svolgere le nostra attività di addestramento in maniera perfetta. Questo training center é anche perfettamente posizionato strategicamente in aeroporto (è a poche decine di metri dal terminal 1 ndr). Credo che questo sia certamente un bel biglietto da visita per l’Italia, per l’aeroporto di Roma Fiumicino e per Wizz Air. Qui noi abbiamo il nostro fulcro piu’ strategico per le nostre attività in Italia. Noi abbiamo quì la metà degli aerei basati in Italia. L’altra metà sono in altri aeroporti. Noi siamo molto soddisfatti, felici delle nostre operazioni in questo momento dal punto di vista del successo commerciale e con il rapporto con il consumatore italiano. Questo e’ il momento per spingerci ad investire ancor di più in questo paese e nelle nostre basi. Oltre che ad essere un investimento verso il futuro. Perché questo paese ci fa capire , che ci sono possibilità di sviluppo nel futuro in termini di crescita e nuove rotte. In ragione di questo, l’aeroporto di Roma Fiumicino é uno dei più importanti pilastri di per questa nostra strategia di crescita in Italia.
Dove fate addestramento piloti, oltre a Roma?
Sei anni fa’ abbiamo aperto un centro simile a Budapest. Questo a Roma é il più avanzato con due simulatori FFS di ultimissima generazione e un terzo arriverà l’anno prossimo. I simulatori a Budapest verranno aggiornati a questo standard. E’ un attività che effettuiamo solo per noi, non la facciamo per altri.É un concetto di sviluppo per noi e non per sviluppare altri vettori.
Oltre all’addestramento piloti puntate ad altro?
Si, il prossimo step quì a Roma sarà per addestrare gli assistenti di volo e poi nel futuro forse la manutenzione. Tutto step by step.
Quali scenari per Roma e il mercato italiano?
Roma é un mercato nel quale in futuro vogliamo crescere ulteriormente. Oggi abbiamo 13 aerei basati , ma vogliamo incrementare con nuove rotte, anche sul lungo raggio con l’A321XLR. La stessa cosa é su altri punti in Italia dove vogliamo aumentare la nostra quota di mercato.
Quanto sarà la dimensione della vostra crescita in Italia?
Oggi abbiamo oltre il 10% del mercato italiano con 26 aerei basati, di cui 13 a Roma. Nel futuro aspiriamo ad arrivare al 20%.
Quali nuovi miglioramenti state creando alla passenger experience?
Questo che abbiamo alle nostre spalle , ne é un esempio con questo training center , che oggi stiamo aprendo. É un esempio di altissima tecnologia allo stato dell’arte. Se voi guardate i nostri aerei , essi sono l’esempio della migliore tecnologia presente in questo momento nel pianeta. L’A321neo e’ considerato l’aereo più tecnologicamente avanzato nel mercato. Oltre ad essere l’aereo piu’ ecologico al momento disponibile per le sue bassissime emissioni. Oltre che dal nostro lato e per il passeggero quello con il costo piu’ basso per ogni posto disponibile. Tutto questo é stato reso possibile perchè é veramente efficiente dal lato del suo design e delle operazioni. Quindi potete aver capito , che noi siamo un aerolinea veramente innovativa, abbiamo un modello di business veramente innovativo. Noi ci stiamo innovando in ogni ambito. Questo centro simulatori ne é un esempio ed é un tassello per migliorare la esperienza, che ogni passeggero potrà avere quando volerà con noi.

Qual’é la situazione operativa connessa alla problematica, che affligge anche Wizz Air, tra i tanti operatori dei motori GTF?
É un problema, che ci sta colpendo molto pesantemente e che stiamo gestendo al meglio che possiamo fare dal punto di vista operativo e commerciale. Nonostante che questo problema ci forza ad avere a terra al momento 43 aerei per tutte le attività tecniche di ispezione da compiere a questi motori.
Quali problemi vi sta creando dal punto di vista commerciale?
Semplicemente nel 2024 non siamo potuti crescere in termini di aumento della capacita e ci siamo dovuti fermare da questo punto di vista, avendo dovuto mantenere un livello di offerta piatto.
Nel futuro?
A partire dal nuovo anno, il 2025, riceveremo nuovi aerei e inizieremo di nuovo a crescere in termini di capacità. Nel frattempo dovremo convivere con i noti attuali problemi fino a fine 2026/inizio 2027, quando ci dovremmo portare alle spalle il problema dei motori GTF con Pratt & Whitney.
Quali sono i motori come data di produzione che dovranno essere oggetto di ispezioni?
In questo momento , anche quelli che abbiamo ricevuto fino a maggio di quest’anno dovranno essere verificati e questo impasse ci crea una sosta fino ad almeno un anno da quando iniziano le attività di ispezione. Insomma, per almeno altri due anni verremo colpiti da questo problema.
Quali scenari vorrebbe vedere per Wizz Air in Europa?
Noi abbiamo il nostro modello di business. Noi siamo una aerolinea a basso costo sul punto a punto tra A (l’aeroporto di partenza ndr) e B (il punto di arrivo ndr). Noi cerchiamo di trovare il meglio per il nostro business con il massimo dell’efficienza, insieme al nostro costo piu’ basso per offrire voli ai prezzi piu’ bassi per trasportare persone. Noi ci manteniamo distanti dall’eccitazione che in questi momenti c’é sul mercato con le acquisizioni di attualità tra le aerolinee tradizionali vedi SAS da parte di Air France-KLM, oppure Lufthansa in ITA Airways. Noi non prestiamo attenzione a questi fatti perchè non é il nostro business, noi andiamo avanti per la nostra strada nel mercato per stimolarlo e farlo crescere immettendo capacità a costi veramente bassi di produzione con tariffe basse in maniera completamente organica, anche come crescita e sviluppo.
Ci spieghi cosa vuole dire organicamente?
Noi siamo una compagnia aerea che gestisce il suo modello in maniera organica e completa in tutti gli ambiti. Noi andiamo avanti per la nostra strada e non parteciperemo ad acquisizioni o fusioni. Noi stiamo fuori da quello che stanno facendo i vettori legacy nelle loro logiche di accorpamenti. Noi andiamo avanti con il nostro modello introducendo novità per trasportare persone da A a B.
C’é la necessità di un cielo unico europeo?
Il cielo unico europeo é una opportunità. É un qualcosa che apre il mercato e Wizz Air sta beneficiando di questo sistema di controllo del traffico aereo unificato. Noi avremmo il piacere che questo cielo unico europeo venga allargato con la speranza che includa altri paesi. Noi siamo assolutamente tra i proponenti/sostenitori di un cielo unico. Noi crediamo fermamente che le compagnie debbano dire cosa fare e il mercato é quello che alla fine regola basicamente tutte queste attività. Io credo che si debbano eliminare molti fatti che impattano come burocrazia, privilegi e problemi di questo genere per snellire il processo con un gioco di squadra. Noi siamo assolutamente favorevoli a un cielo unico e allargato di sistema del traffico aereo.

Quali sono i problemi che vi stanno creando i due conflitti, quello tra Russia e Ucraina e l’altro in Medio Oriente. Entrambi per Wizz Air dal punto di vista commerciale in primo luogo e da quello della ripianificazione nel secondo?
Vorrei separare i due ambiti , quello tra Russia e Ucraina con quello recente in Medio Oriente.
Quello tra Russia e Ucraina, ci ha colpito dal punto di vista commerciale in maniera non significativa per i volumi, perché noi avevamo già rimosso capacità a causa del Covid e non era stata a quel tempo dell’inizio del conflitto pienamente ancora ristabilita. Noi abbiamo dovuto spostare quella capacità in altri mercati. Ovviamente rimane , che sia mancante quella fetta di traffico nei nostri budget, quella in termini di profitto prodotta dai voli da e per l’Ucraina. É un mercato che noi consideriamo interessante e che vogliamo riprendere in futuro , quando vi saranno le condizioni per farlo e sopratutto quando le infrastrutture saranno state ricostruite per permettere la riapertura dei nostri voli.
Per quanto riguarda il Medio Oriente operiamo su Israele e Giordania quando é possibile, continuiamo a volare sull’Egitto. Il tutto ci impone molte attività a livello commerciale e operativo. In particolare su analisi e ripianificazione. Ovviamente tutto é in accordo alle nostre procedure di sicurezza per l’incolumità dei nostri passeggeri, equipaggi e aerei.
Dove Wizz Air baserà i nuovi aerei della flotta fino ai 500 velivoli che conterà di avere tra 7 e 8 anni?
Se voi guardate dove noi stiamo operando e l’impronta che stiamo creando a livello globale, espandendoci molto bene con 33 basi in 16 paesi. L’Italia e’ uno di questi paesi insieme a Albania, Romania, Polonia, Ungheria, Abu Dhabi, Austria. Da questi paesi e da altri stiamo introducendo nuova capacità per le necessità di chi vi abita e il concetto di stimolare i mercati mediante l’aggiunta di nuova offerta.Se infatti guardate come noi abbiamo allargato la nostra presenza vedrete che aggiungiamo rotte con nuova offerta assieme a più frequenze che incrementano la capacità totale di posti offerti. La nostra espansione non avviene nella maggior parte in nuovi mercati, bensì l’80% proviene da quelli attuali , dove li incrementiamo con più rotte, più frequenze e più posti che introduciamo per incrementare la nostra presenza. Solo il 20% della nostra crescita proviene da nuovi mercati.
Lo sviluppo globale di traffico che sta avvenendo in India e per voi di interesse per collegarla all’Europa con i nuovi A321XLR, che offrono più autonomia per rotte a lungo raggio?
Si.
Non solo Londra o anche altri mercati?
Noi siamo interessati , tutte le attività preparatorie sono in atto e in corso. Ma ci sono molti aspetti da adempiere e complicazioni nelle procedure di ottenimento dei diritti di traffico per operarvi. Confermo il nostro interesse.