
Volotea ha recentemente concluso un accordo con Aegean Airlines, che vede l’entrata finanziaria del vettore greco. Cosa ben diversa da un mero accordo di partnership commerciale come ha fatto in passato con Eurowings, tuttora operante. Volotea, continua quindi a stupire fin dal primo giorno con le sue scelte ibride, sia commerciali e di network. Tanti anni sono trascorsi, ha trovato le nicchie di mercato per espandere ragionevolmente il suo business, anche con modificazioni sostenibili del network quando servivano. Così é arrivata fino ad oggi, degli ultimi sviluppi e le nuove tendenze ne abbiamo parlato con Valeria Rebasti – International Market Director al TTG Travel Experience di Rimini.
L’intesa con Aegean é stata epica per Volotea?
Siamo molto felici di avere Aegean nel nostro capitale. Volotea ha fatto un “capital increase” di 50 milioni di €. Volotea ha messo 25 milioni di € e altri 25 milioni di € li ha messi Aegean. Il prossimo anno ci sarà un altro “capital increase” , dove Aegean metterà altri 25 milioni di € per arrivare al 25% del capitale di partecipazione in Volotea.
É una cosa molto importante, perché ci consente di crescere ulteriormente e in futuro avere più sinergia con Aegean. Anche, se le due compagnie aeree rimangono separate, perchè abbiamo due modelli di business distinti. Noi siamo più lowcost, loro più tradizionale. E’ una compagnia legacy. Ognuno continuerà sulla propria strada a lavorare, però avremo modo di avere sinergie in comune.
Ci sarà possibilità di avere network sharing?
Al momento no, abbiamo già un accordo di code sharing , che é oramai attivo dal 2021. Probabilmente, aumenteranno le rotte in code sharing. Ci aiutaremo a livello di manutenzione, perché potremo avere sinergie per la manutenzione degli aerei. In futuro, lavoreremo senz’altro su altre possibilità di collaborazione. Ma, al momento questo é quello che c’è.

L’estate com’è andata?
L’estate é andata molto bene, siamo soddisfatti dell’estate di quest’anno. Pensiamo di chiudere l’anno attorno ai 12 milioni di passeggeri, anno record per Volotea dall’inizio della nostra attività. Quindi siamo contenti.
I nuovi scali di Salerno e Comiso si sono aggiunti al network di Volotea. Quali i risultati?
Si, abbiamo aggiunto due nuovi aeroporti, vabbé su Salerno siamo stati i primi in assoluto ad annunciare ed atterrare.
Quasi un testa a testa con easyjet?
Si, li é stato un testa a testa, come siamo stati i primi ad annunciare l’ingresso a Salerno. Noi adesso operiamo due rotte domestiche e avevamo operato la Nantes e la Cagliari. Siamo molto contenti.
Che tipo di traffico ha, é molto in entrata o c’é anche della produzione locale?
Al momento, vediamo più in entrata. Peró in realtà le tratte domestiche sono appena iniziate. Noi abbiamo iniziato ad operare la Catania e la Verona a settembre. Quindi, é un pò presto per capire il tipo di flusso, che avrà la preponderanza.
Le isole del canale di Sicilia , Lampedusa e Pantelleria, come sono andate?

Ma bene, noi lavoriamo con i tour operator. Quindi, é un prodotto, che lavora sempre bene. Quindi, siamo soddisfatti.
Quindi rispetto ad altri vettori lowcost siete un vettore ibrido, che da allotment a differenza di altri che non li danno?
Si, assolutamente lavoriamo con i tour operator tramite allotment e siamo su tutti i GDS in modalità cash su BSP nel modo che vogliono utilizzare. Quindi lavoriamo assolutamente.
Qual’é lo split tra GDS e web booking B2C?
Allora, si tenga presente che il 30% delle vendite é intermediata. Quindi é venduta su GDS. Noi abbiamo anche un canale online B2B, perché abbiamo un sito dedicato alle agenzie oltre all’online. Circa il 30% é il valore della vendita intermediata.
In ambito internazionale il mercato più importante é la Francia con 10 basi?
Il nostro mercato più importante é la Francia e lo sarà anche il prossimo anno.
Anche in termini di revenue?
Si, assolutamente, si tenga presente che in termini di revenue in Francia, lo yield é più alto rispetto all’Italia.
Possiamo aggiungerci anche l’ancillare a questa analisi?
Si, é più elevato in Francia, perché c’é un tipo di mercato diverso rispetto a quello italiano.
Quali sono le diversità?
Quello italiano, é abituato a guardare alle tariffe lowcost. Quello francese un pò meno, perché é un tipo di mercato completamente diverso. E’ anche un mercato che prenota molto prima di quello italiano. Quello italiano rimane un mercato abituato al late booking, che non vuole tanti bagagli.

Quindi, molto meno ancillare quello italiano e piu’ ancillare quello francese?
Si.
Per voi é più ancillare l’hotel, l’auto a nolo oppure altro?
Per noi l’ancillare é la nostra parte. Quindi la valigia in stiva, il posto a bordo, piuttosto il nostro Megavolotea.
Ci dica su Megavolotea come va?
Il nostro Megavolotea va sempre molto bene. Noi abbiamo 750000 iscritti al programma Megavolotea e Megavolotea Plus.
In quali paesi sono più presenti?
Direi, che sono equiparati in tutti i mercati, sopratutto dove ci sono i “repeaters” VFR. Si, perché noi abbiamo prevalentemente questo tipo di traffico.
In Francia?
Si, ma anche in Italia dove noi abbiamo delle rotte nord-sud , dove c’é gente tipo sulla Verona-Catania, che fa su e giù svariate volte. Più , anche tanti che lo comprano, anche per usarlo una volta, perché comprando quello hai dei benefit, che già con un volo hai coperto il costo.
Possiamo dire che é quasi come un programma frequent flyer, ma che porta a farti volare di più grazie ai benefit che da?
Si, perché puoi portare con te fino a quattro persone, che hanno gli stessi benefit che hai tu. Cioé , tariffa scontata, la possibilità del bagaglio da 10 Kg gratis. Quindi, hai tanti benefit, perché pagando 49€ e lo dividi per quattro persone é già un guadagno.
Senza quindi prenotare tre o quattro giorni prima e poi non trovi?
Certo.
La vostra flotta cresce, siamo a 25 A320 e 20 A319. Come procede?
L’anno prossimo non crescerà, perché al momento siamo in consolidamento, come é ben noto non si trovano aerei. É un momento molto difficile per il mercato sia su ACMI, che sul nuovo. Quindi, il 2025 sarà un anno di consolidamento.
Torniamo al presente o futuro prossimo, che prospettive vedete nel breve per quest’inverno, un pò fiacco oppure va “a macchia di leopardo”?
É un pò “a macchia di leopardo” , fino a Natale non é male. Poi dopo il primo di gennaio, noi siamo una compagnia leisure. Ma per l’anno prossimo abbiamo cercato di estendere un pò la stagionalità del primo trimestre e quindi abbiamo più cose in vendita.