
È stato Steven Udvar-Hazy – executive chairman di ALC, meglio chiamato “Mr.Lessor” a dire all’audience del 15esimo APG World Connect in corso a Malta, che oggi la quota di aerei nelle mani dei lessor e ceduti in locazione ad aerolinee ha raggiunto la quota del 51,3%. Quindi, ben oltre la metà degli aerei che volano oggi nel mondo sono in locazione finanziarie. Nel 1973 quando Hazy iniziò questo business era dello 0%,. La sua era un’idea che quasi tutte le banche non credevano che fosse realizzabile. In tantissime gli hanno chiuso la porta. Ma poi, qualcuno ha trovato per arrivare oggi a 848 aerei in locazione per un valore di oltre 31 miliardi di $ di controvalore ed una anzianità di 4 anni e 7 mesi. Hazy con ALC ha oltre 20 miliardi di $ in aerei in ordine, dove le consegne sono in ritardo mediamente per diversi mesi , sia per aerei Airbus , che per Boeing. Piu’ di una decina sono attualmente in ritardo.
Infatti, per un vettore, i benefit che può offrire un aereo in noleggio sono molteplici. A partire dal fatto che al momento se viene piazzato un ordine direttamente al costruttore per uno o più Airbus 320neo, la loro prima consegna è a 7 anni da oggi. Quindi, un lessor offre il vantaggio di ottenere quasi subito gli aerei necessari alla flotta di una aerolinea. Il tutto in accordo all’ordine aperto che ha il lessor con il costruttore. Se non immediatamente disponibili, può offrire aerei per noleggi temporali anche molto corti, che Hazy chiama “bridge leasing”.
Insomma, c’é sempre una soluzione.
Ma come si é evoluta la diffusione degli aerei in leasing?
Nel 1980 a fronte di 2850 aerei commerciali volanti, c’erano solo il 2,4% pari a 129 velivoli. La situazione a quei tempi era molto primordiale, i vettori acquistavano gli aerei nuovi o usati pagando direttamente o con finanziamenti. L’idea del noleggio era molto remota.
Poi, scattò ampiamente la deregulation negli USA e c’era necessità di grosse flotte e quindi il nolo diventava una soluzione interessante per vettori legacy e quelli charter. I quali, questi ultimi, erano nati come funghi vedi in Spagna, ma pure in Centro e Nord Europa. Ma così cambiavano gli standard offerti al mercato. Da un aereo charter di terza o quarta/quinta mano ad un velivolo nuovo in configurazione ad altissima densità, ma che modtrava lo stato dell’arte della sua modernità. Gli aerei a noleggio da lessor sono aumentati a dismisura raggiungendo i 1207 aerei su 5850 circolanti pari al 17,2%. Quasi dieci volte i valori di dieci anni prima. Il mercato degli aerei volanti era solo globalmente raddoppiato.
Il 2000 vedeva la quota di mercato degli aerei in leasing superare il quarto degli aerei circolanti con il 27,2%. In numeri 3856 quelli in leasing su 9820 volanti. La deregulation europea, ma pure il fatto che molti vettori legacy hanno utilizzato questo metodo per rinnovare le flotte.
Il 2010 vedeva salire al 40,6% con 6246 aerei rispetto ai 14.076 volanti. Anche qui il mix up e’ stato che tutti i vettori usano questo metodo per le soluzioni globali offerte dai lessor, che non offrono solo aerei, ma pure motori o APU.
Nel 2023 era già stato superato il fatidico “muro” del 50%. Intanto i velivoli circolanti crescono ancora nonostante il Covid e raggiungono quota 23.561, non raddoppiati, ma quasi. Infatti erano 12.138 i velivoli in locazione.

Ma pure quì Hazy ha raccontato nel suo lungo discorso di una mezzoretta , i problemi di questi ultimi anni, che tra Covid e inflazione. Ma pure problemi geopolitici su disponibilità materie prime o varie situazioni contingenti. Il tutto ha portato a ritardi nella produzione di aerei, per causa dei componenti mancanti sia di tipo A e B. Oppure i consumabili. Per poi continuare su altri aspetti , anche finanziari.
Ma Hazy, nonostante sia in business da 51 anni ci crede ancora e va avanti. ALC ha piú di 8 miliardi di $ in liquidità. Il business del leasing aeronautico rende, ma le insidie ci sono in ogni momento, specie nel domani.