Così titolava ieri il Wall Street Journal parlando di Spirit Airlines. La compagnia aerea amercana del segmento ultra low cost é da tempo in difficoltà finanziarie. L’acquisizione da parte di Frontier prima e poi JetBlue non si é conclusa. Quindi un mix di fattori tra effetti del Covid, redditività generale del network ed i problemi ai motori PW GTF degli aerei A320neo e A321neo. Tutto quanto ha offuscato gli orizzonti.

Ora ci sono contatti con chi ha i bond emessi dal vettore, perché é sempre più certa la possibile entrata nel Chapter 11. Che cos’é il Chapter 11 é la protezione dalla bancarotta. Praticamente i debiti vengono congelati, ma il vettore deve presentare un piano economico finanziario, che le permetta di ristrutturarsi e risanare lo stato debitorio. Il tutto viene monitirato e approvato da una autorità governativa americana.

Spirit serve un network da oltre 90 destinazioni con oltre duecento aerei in flotta. E’ nata nel 1992 dal cambio di nome dalla precedente Charter One. E’ stata sempre in attivo fino a tutto l’esercizio del 20-9. Poi ha perso quasi 2 miliardi di $ tra il 2020 e il 2023. 44 sono i milioni di passeggeri trasportati nel 2023.