
Nell’annuncio di Avion Express c’é l’offerta di disponibilità di un aereo A320-200 da 180 posti per un ACMI dal 3 al 31 gennaio 2025 con base Stoccarda. La società lo ha fatto per il tramite di un social professionale o di norma un modo similare é la divulgazione dell’offerta per il tramite di altri canali.
La stessa cosa é comune che venga fatta da altri players di questa attività di business, quella di offrire soluzioni temporanee da corte a lunghe per la disponibilità di aerei, che coprano le esigenze di eventuali clienti, i quali cercano aerei per le proprie esigenze operative.
Oggi c’é questa offerta, ma a breve dal 30 marzo 2025 tutto cambia. In quanto partirà la stagione estiva e praticamente tutta la disponibilità di velivoli per attività di capacity provider é garantita dalla domanda di molti vettori ancora alle prese con problematiche di flotta. Infatti, i ritardi nelle consegne dei velivoli nuovi da parte dei costruttori, le problematiche eventualmente nell’allungare i leasing in scadenza a causa di pianificazioni di consegna variate. Oltre agli effetti del remarketing di aerei da parte di lessor, che hanno già piazzato i velivoli. Oltre ai problemi insorti con la messa a terra di velivoli per problematiche ai motori Pratt & Whitney GTF su diversi tipi di aerei, direttamente o indirettamente.
Quindi nel lasso di poco tempo si passa da una situazione di eccesso di offerta a quella di totale mancanza di soluzioni temporanee di locazione in ACMI di velivoli per tutti i tipi di vettori, che vanno dal low cost, budget low fare, leisure, charter e legacy. Insomma, lo shortage di velivoli per problematiche multiple o singole della industry colpisce tutti in una visione a largo spettro. Un fenomeno che é in atto oramai da diverse stagioni dopo il periodo del Covid. Marginalmente era presente anche in precedenza. Ma che si credeva terminasse ed invece continua ad essere in atto anche per quest’anno e certamente per quello a venire. O forse piu’ in la, se certe situazioni non si modificheranno radicalmente, ma é dubitativo che queste accadranno a breve.
Intanto, chi ha capitalizzato in queste flotte, nella maggior parte composta da A320ceo e B737NG di mezza vita puo’ piazzarli tranquillamente sul mercato, anche grazie alla presenza di certificazioni nelle loro mani e richieste da parte dei vettori che cercano questi aerei. Insomma, un nuovo business, che non esisteva e oggi in Europa é gestito da gruppi aeronautici posizionati nell’est europeo e nelle repubbliche baltiche.