Emirates “invaderà” la Cina. Helsinki e’ l’unica new entry in Europa

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Emirates in Italia per il 2025 rimarrà così, solo Bologna, Milano, Roma e Venezia. Ma “invaderà” la Cina e l’Estremo Oriente, secondo quanto riporta qui Bloomberg. Helsinki sarebbe la sola nuova destinazione in Europa che verrebbe aperta.

Infatti dalla mappa delle destinazioni, che fonti confidenziali alla cosa, le quali sono in predicato di apertura l’Asia ne ha 5 rispetto al resto.

Chengdu, Hangzhou e Shenzhen in Cina,

Siam Reap in Cambogia

Da Nang in Vietnam

Brazzaville e Kinshasa in Africa

Helsinki in Finlandia.

una parte di queste destinazioni sono delle desiderate. Quelle certe sono Shenzhen con un B777-300ER e poi Hangzhou. La prima a meta’ anno e la seconda qualche settimana dopo. Entrambe saranno giornaliere. Tutte e due pianificate da tempo e poi sempre posticipate a causa dei ritardi sulle consegne da Airbus con l’A350-900 per diverse ragioni. Oltre all’allungamento dei tempi sui retrofit dei B777-300ER da tre a quattro classi con l’arrivo della nuova Premium Economy. Helsinki e’ in rampa di lancio con l’A350-900. Ovviamente quando arriveranno, visto che ad oggi sono solo tre in servizio. Il quarto (in realta’ il terzo in sequenza d’ordine) e’ ancora alle prese con i tanti voli Ditta. La media e’ di 8 rispetto ai 4 degli altri vettori. Una spiegazione su questa lunga sequenza non e’ mai stata data.

Emirates ha recentemente ottenuto una revisione dei bilaterali di traffico con la Cina, cosa avvenuta nella parte finale del 2024. Ma il vettore cerca anche di avere “quinte liberta’” nel caso di voli coterminalizzati in doppio scalo per ottimizzare i risultati economici. E’ ovvio che la corsa verso est, in particolare in Cina e’ dettata dallo stato favorevole in cui si trova oggi. Dove con i due voli al giorno su Pechino e Shanghai. Piu’ il giornaliero su Guangzhou e’ prioritario aumentare visto il disimpegno di diversi vettori europei che hanno rimosso o ridotto i voli , perche’ lo svantaggio nei confronti dei vettori cinesi e’ divenuto abissale. Infatti l’impossibilita’ per gli europei di non poter volare sulla Russia e’ penalizzante rispetto al tempo che impiegano per andare a est ed evitarla. Di qui la corsa di Emirates a cercare di catalizzare quelle quote di mercato, che forse non vogliono volare su un vettore cinese e invece ben preferiscono di andare su aerei Emirates solamente per le commodities in cielo e a terra. Su questo il vettore di Dubai non puo’ essere surclassato dalle cinesi, che diversamebte posdono puntare solo sul vantaggio del tempo di volo piu’ basso.

Nell’analisi delle rotte che restano: Da Nang e Siem Reap sono per il mercato leisure. Chengdu per quello business cosi come pire Brazzaville e Kinshasa.

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