
A partire da domani 1 marzo 2025 entrano in vigore i nuovi importi per la solidarity tax imposta dal Governo della Francia per chi parte da un aeroporto francese a bordo di un aereo. La tassa da marginale come impatto diventa una vera e propria mazzata per il trasporto aereo in generale. I nuovi importi variano a seconda dove il passeggero si recherà, se vola su un volo di linea oppure se partirà con un corporate jet.
Il The Guardian chiedendo ad Air France, cio’ impatterà per almeno 100 milioni di € per il vettore di bandiera francese. Infatti per un volo europeo a corta distanza quasi triplicherà da 2,63€ a 7,40€. Ryanair e’ sul piede di guerra.. Ma non e’ finita qui, perche’ nella fascia intermedia sotto i 5500 km va a 42€ per una economy e 100€ per una business class. Poi a 60 € per una economy class e 200€ per una business class.
Ma la mazzata piu’ grossa va all’aviazione d’affari dove gli aumenti sono pesanti, quantificati anche oltre il 100%, perché già c’e’ una imposizione sostenuta.
I voli a corto raggio nell’ambito dei 1000 km in partenza dall’aeroporto francese passano da 210€ a 420€ a passeggero.
I voli a medio raggio da 675€ a 1015€ a passeggero tra i 1000 ed i 5500 km.
I voli a lungo raggio da 1025€ a 2100€ a passeggero su tratte oltre i 5500 km.
Questi aumenti porteranno ad effetti immediati dove i vettori considereranno di pianificazione delle rotte, strategie di prezzo e la overall operations efficiency.
Questa nuova tassazione colpirà significativamente il mercato in generale, ma sopratutto quello della corporate aviation. In particolare certi segmenti di traffico che la utilizza, a cascata ricadrà sugli operatori di questi aerei. Tutto il segmebto potrebbe riconsiderare anche il punto di arrivo e partenza per evitare in parte le operazioni dalla Francia.
L’intento del Governo e’ improntato che la tassa vuole spingere ad una idea sostenibile di trasporto verso la riduzione delle emissioni fossili oppure indirizzare su sistemi di trasporto green. Il tutto dimenticando , che l’impatto di CO2 da parte dell’aviazione e’ di meno del 3% sul panorama delle emissioni , quindi con un approccio cervellottico della gestione dei problemi, senza ne capo e ne coda.
Nelle previsioni del Governo di Parigi c’e’ l’intenzione di fare ulteriormente cassa passando da 460 milioni di € a 1,1 miliardi di €.