
USA, cioé Stati Uniti d’America nel 2024 ha visto almeno 1,1 milioni di visitatori italiani recarsi a diverso titolo nel paese a stelle e strisce.
L’Italia si colloca al quarto posto in Europa ed é il nono a livello mondiale. Non c’e’ che dire abbiamo scalato tante posizioni, perche’ ci sono economie come quelle asiatiche in testa Cina e Giappone, che segnano il passo.
La crescita percentuale rispetto al 2023 e’ del 15,4%. Ma chi sono tutti questi italiani che hanno varcato l’Oceano Atlantico e sono andati negli USA? Certamente, sono principalmente persone, che si recano per business, ma pure per turismo.
Il business e’ una voce importante nel contesto, gli USA sono una voce importante per noi a livello di export. Tutto questo rapporto economico ha necessità di presenza non solo virtuale, ma pure in presenza per discutere affari, relazioni distributive, partecipare a fiere/congressi, installazione di sistemi e after sales. L’Italia non e’ solo food and beverage, ma anche altro a livello di business con una estrazione variegata, ma sopratutto unica e specializzata. Il movimento di questo segmento e pressoché distribuito in tutto l’anno, eccetto le festività
Dopo il business c’é il turismo, la seconda componente di viaggiatori italiani che si recano negli USA. Qui, chi si reca sceglie in primis i classici e cioe’ New York e il New England. Poi il Southwest con la costa ovest e i parchi nazionali. Ma che si legano oltre allo Utah e il Great American West. Poi c’e’ un po’ di Sud , la Florida e comunque le lontane Hawaii, parte di un dream che rimane evergreen. C’é chi si reca negli USA per la prima volta, ci sono molti repeaters , che vanno alla scoperta di altri luoghi non in precedeza visitati. Ma pure chi va per il viaggio di nozze, mediamente di buon/alto valore. La media dei soggiorni e’ di 12 giorni, quelli per leisure potrebbero essere con una media anche leggermente superiore. Leggermente meno quel valore medio per il business travel. La spesa media anche qui e’ variabile.
L’aereo e’ l’unico mezzo per volare dall’Italia agli Stati Uniti d’America e il 2024 ha visto una offerta eccezionale di posti, grazie anche all’eccezionale flusso turistico dagli USA verso l’Italia. Grazie a questa possibilita’, negli ultimi tempi leggermente in surplus sul piano dei valori tariffari, ma pure per la mancanza di domanda sull’Asia rispetto al pre Covid, questa congiunzione e’ un ritorno positivo per la possibilità di scelta tra vettori e combinazioni. Oltre ai voli diretti si possono fare connessioni in Canada o in Europa.
Ma quanto vale per l’offset negli USA tutto questo turismo a largo spettro in arrivo dall’Italia, che sia per affari o leisure supporta un posto di lavoro ogni 33 viaggiatori. Quindi il valore dichiarato dal Consolato USA di Milano per1,1 milioni di visitatori italiani equivale a oltre 30mila impiegati. Il turismo negli USA e’ la seconda industria per importanza, che serve sia i turisti per diletto oppure per quelli che si recano per lavoro.
Ma quale e’ la prospettiva per il domani. Le stime di Brand USA , divulgate da Amanda Davis presso il recente Showcase USA Italy al quale ha partecipato Italiavola, e’ per una crescita del 6% annuo. Ovviamente le condizioni geopolitiche potrebbero variare questa previsione.