
Il Presidente Esecutivo di ALC-Air Lease Corporation Steven Udvar Hazy lascia l’incarico e si ritira definitivamente. Questo lo si legge nelle “bacheche” di molti aviation businessmen , perche’ Hazy si e’ congedato con un messaggio. Tra questi su Linkedin Gaetano Intrieri.
Steven Udvar Hazy é stato il capostipite di questa industria aeronautica, quella delle locazioni finanziarie di aerei. Infatti, nel 1973 noleggio’ il suo primo velivolo. Fino a quel momento, i metodi erano: acquistare direttamente l’aereo, oppure farselo finanziare da una banca. Proprio le banche, visto il modus operandi in uso gli davano del pazzo. Avevano torto! Dopo che lo hanno contrastato, poi diventarono loro a cercarlo oer proporgli strumenti finanziari per sviluppare questo business, che avrebbe sgravato i loro rischi e facendo guadagnare miliardi e miliardi di $ supportando il suo business, per loro senza tanti rischi.
Ora il mercato del lease, vede di loro proprietà oltre la metà degli aerei circolanti. Ma non solo aerei, si noleggiano anche motori, APU ad esempio.
Steven Udvar Hazy e’ sempre stato una persona diretta ed esplicita con tutti, anche con i suoi clienti. Sempre innovativo, sia prima, che dopo il Covid Hazy ha sempre innovato il modo di fare business in questo segmento. Lo ha fatto sia nella intraprendenza nell’avere a disposizione gli aerei per chi li chiedeva. A tutt’oggi l’attesa per un nuovo aereo con un ordine diretto ai maggiori costruttori Airbus e Boeing supera i 7 anni, salvo che non si rendano disponibili slot di produzione a causa di ordini modificati o cancellati. Il lessor e Hazy era il maestro in quello che proponeva. Ultimamente era il bridge leases la formula per gestioni transitorie quando le consegne divenivano ritardate a causa dei costruttori. Una condizione quest’ultima molto sistemstica in questi ultimi tre anni e di questo anche recentemente a Malta, Hazy lo aveva illustrato ad uno speach specializzato davanti ad una audience selezionata all’APG World Connect, dove Italiavola era presente come testata invitata. Hazy aveva a disposizione una aliquota di aerei che piazzava in leasing temporanei ai clienti e li fidelizzava con questa soluzione. Hazy gestiva allo stesso modo, nel rapporto con i clienti, il remarketing di velivoli, anche se questo business oggi vede poche chances di trovare un aereo svincolato come velivolo usato di seconda mano o piu’. Perche’ la situazione ai ritardi, spinge i lessee a procrastinare i contratti se possibile, salvo diversi accordi. La percentuale di questo ambito e’ salita al 90%, dal classico 55/60% di tre anni prima.
Los Angeles e’ stata la città dove aveva il quartier generale per quasi tutta la sua vita operativa. ILFC e ALC dopo. Il mondo lo girava spesso in lungo e in largo. Anche quando venne a Malta, il giorno prima era a Londra per incontrare clienti. Il giorno dopo di nuovo in California. Ha noleggiato buona parte ddlla flotta alla ITA Airways, molti A220-100 e A220-300. Poi A320neo, Tutti e 7 i velivoli A321neo e buona parte degli aerei A330-900neo. Ha rapporti anche con Aeroitalia.
Miliardi di $ di liquidità. Miliardi di $ in beni di proprieta’. Miliardi di $ in aperture di credito. Miliardi di $ in controvalore per gli aerei in ordine. Quasi un migliaio di aerei in mano, la maggior parte operanti in locazione e si dice un 10% circa in attesa di clienti. Oltre alle centinaia di aerei in ordine.
Hazy ha sempre illustrato la sua chiara visione del mercato, attuale, ovviamente passata e di conseguenza futuro. Critico verso gli aerei di COMAC dalla parte di un lessor per l’incertezza sul mantenimento del loro valore da usato e sulle capacita’ immediate di assistere i clienti nel mondo dal punto di vista tecnico.
Un pezzo di questo mondo, l’uscita di Hazy, lascia un vuoto difficilmente colmabile.