
Alle 4:35 é arrivato il primo aereo di linea con passeggeri a Londra Heathrow, é stata la BA56, un A380-800 di British Airways da Johannesburg. Da quel momento é ritornata una parvenza di normalità, dopo oltre 24 ore dove a causa di un incendio in una sottostazione elettrica situata all’esferno dell’aeroporto non ha solamente creato disagi importantissimi al maggiore aeroporto europeo, ma pure a migliaia di abitazioni private nel circondario dello scalo londinese lasciandole senza luce.

Senza farlo apposta ieri, lo stesso volo da Johannesburg fu il primo a dover dirottare a Londra Gatwick e oggi e’ stato il primo a farlo ripartire.
In realtà, l’attività aeroportuale era ripartita Ieri sera dalle 19 in poi quando erano partiti una decina di collegamenti con destinazione una serie di scali molto distanti come la stessa Johannesburg, Cape Town, Buenos Aires, Singapore e Sydney ad esempio.
Oggi, la situazione non e’ ritornata ancora alla normalità, ma c’e’ un certo numero di voli già programmati in arrivo e molti ancora cancellati. I vettori piu’ facilitati sono quelli che hanno base non a Heathrow , che quindi possono operare piu’ facilmente. Invece sia British Airways, l’hub carrier inglese, che in maniera minore la Virgin Atlantic sono alle prese con difficoltà, ma che rientreranno nei prossimi giorni per chi e’ prenotato nei voli a venire. Invece sara’ un problema per chi era prenotato sui voli di ieri e in parte di oggi ed ha ovviamente subito cancellazioni. In questo caso tenuto conto che i voli in questo periodo hanno fattori di occupazione oltre il 90%, per loro ci sarà da trovare la soluzione per trovargli un posto sui voli a disposizione da Heathrow oppure con altri vettori in riprotezione con itinerari alternativi e per British Airways in particolare sarà un onere finanziario alquanto pesante e totalmente imprevisto. Chi paghera per questo e per i costi di sistemazione dei passeggeri in alberghi, pasti e transfer?