Cos’è Boston. A breve ancor più vicina all’Italia

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Boston é una città famosa per i trascorsi del passato, ma oggi com’é? Chi sbarcherà dal nuovo volo non stop Delta Airlines che dal 24 maggio volerà quattro volte da Milano Malpensa che cosa troveranno? La città é bella e pulita e a dircelo con chiaro orgoglio é Alia Hamada Forrest – Director of Business Strategy for the Mayor’s Office of Economic Opportunity and Inclusion “Boston ha 750 mila abitanti, tutti ben educati e il perimetro globale dei residenti arriva a 4 milioni. Le università hanno 160mila studenti che frequentano i 60 college, università e laboratori. Molte società hanno voluto stabilre la loro sede e chi vi lavora pensa a trovare un lavoro e crescere. Poi mettere su famiglia. Boston é la città più sicura negli USA. Nessuno vi dirà state attenti alle vostre cose”. Boston é una città cosmopolita nonostante le sue piccole dimensioni comparate ad altre realtà. Infatti 76 sono le lingue parlate nei 23 sobborghi che da 400 anni accolgomo persone che costruiscono la loro vita. 

Magari, vengono da fuori per studiare come ha fatto Alia e poi vi é rimasta, mettendo su famiglia, sposandosi e mettendo al mondo dei figli.

Il turismo a Boston

Ma quanti e chi vengono a Boston ogni anno? A risponderci é Meet Boston con David O’Donnell – VP of Strategic Communications, gli chiediamo in quanti per varie ragioni vengono ogni anno a Boston? Lui ci dice “Boston é una città con un aeroporto che ha almeno 60 destinazioni internazionali sia nelle Americhe, che verso l’Europa , dove siamo la città più vicina. In 20 milioni visitano Boston ogni anno. C’é una suddivisione tra chi lo fa per business e leisure. Il Covid-19 ha alzato il segmento leisure al 50%. Quello business é in lento recupero. I numeri vedono già il totale “recovery” dei volumi. Di questi 20 milioni, 3 milioni sono gli stranieri. Due milioni di viaggiatori stranieri provengono da oltreoceano. I canadesi per vicinanza sono i numeri uno, insieme al Messico”.

Ma ci chiediamo quanti sono gli italiani? 

O’Donnell ci dice “gli italiani sono 60mila e l’Italia e’ nella top ten. Ovvio che siamo lieti del nuovo volo diretto di Delta e che possa far aumentare il numero di chi viene a Boston”.L’Italia com’é in classifica? “UK é la prima poi Francia, Germania , Irlanda e Italia”

A questo punto chiediamo quale altro valore aggiunto può dare il nuovo volo Delta?

O’Donnell ci risponde che “é un modo per fare arrivare persone che visiteranno, come lo fanno già in tanti sia in città , ma come poi base di partenza per visitare il Massachussetts, il New England che é molto amato. Oppure transitare e proseguire verso altri aeroporti maggiori e minori negli USA. Boston e’ un hub di Delta”.

Qual’é la durata dei soggiorni degli stranieri? 

“Chi viene quì, che visita Cape Cod, Rhode Island, Maine, Vermont. Insomma tra 7 e 10 o più giorni. Prima o dopo in molti casi c’é la sosta a Boston”.

Quale é la capacità ricettiva di Boston?

“Ci sono 115 alberghi tra Boston e Cambridge per 13mila stanze. Molti alberghi hanno subito estesi rinnovamenti oppure vi sono state nuove aperture”

Quali tipi di strutture? 

“Qualsiasi, dal 3 al 5 stelle, boutique hotels. Insomma una ampia scelta”.

C’é spazio per il MICE? 

“Si, perché a parte gli hotels che hanno spazi congressuali, ci sono anche due centri per conferenze. I due più grandi sono il Near Boston Convention Center e il Boston Convention & Exhibition Center, quest’ultimo é il più grande”.

Che capacità hanno? 

“Dagli 8 alle 10mila persone”.

Quanti congressi all’anno? 

“Una sessantina di eventi. Boston insieme a Washington DC, sono le cittá leader per il MICE”

Quali altri filoni turistici puo’ consigliare?”Sicuramente quello gastronomico, per l’alta presenza di ristoranti di diversa tipologia e tipi di cucine mondiali. C’é da segnalare il fatto che molti giovani chef hanno scelto Boston per stabilirsi e aprire ristoranti. Tra queste anche la cucina italiana ha visto un boom di aperture, molti sono all’interno di hotels come il The Raffles. Anche la cucina portoghese ha una impirtante presenza per via della folta comunità. Senza dimenticare la cucina cinese perché in città c’é la quarta più grande Chinatown. Continuando a menzionare le varie cucine dei paesi africani e quelle caraibiche. Anche se per molti in apertura rimane il problema delle licenze per servire birra, vino e alcolici, le quali vengono concesse a numero chiuso o vanno acquistate da chi le ha giá ed i prezzi sono tutt’altro che economici”.
FIFA 2026 a Boston
Boston guarda anche ai prossimi Campionati Mondiali di Calcio FIFA2026, Julie Duffy – Chief Commercial Officer & Communications per Boston ci dice “nei 40 giorni che il villaggio sarà aperto contiamo di avere 3 milioni di visitatori per 1,1 miliardi di dollari di ritorno economico. A Boston verranno giocate 7 partite, partendo dal girone poi i quarti e le semifinali. Il Boston Stadium ospiterà le partite”.Chi verrà a vedere gli incontri?”Sicuramente chi vive a Boston, nel Massachussets, ma anche dagli stati del New England. Poi i fans che vivono quì delle nazioni che giocheranno. Poi dall’estero. Ma anche da città relativamente vicine come New York, Philadelphia e altre”.Insomma, un ottimo biglietto da visita?”Assolutamente, sarà un modo per promuovere direttamente e indirettamente la città non solo negli USA, ma anche all’estero sia vicino e lontano”.Una onda lunga che proietterà Boston per molto tempo ancora?”Certamente”.

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