Travelnews.ch scrive che i prezzi dei voli aerei tra Svizzera e USA sono in discesa per effetto di una minore domanda proveniente dal mercato svizzero. Infatti, pare che il calo sia a doppia cifra percentuale, il -26%.

É conveniente per gli svizzeri

Quindi le compagnie aeree sia americane, ma anche europee con voli diretti o via hub sono state costrette ad andare al ribasso per compensare questo calo della domanda. La legge della minor offerta , che si traduce in prezzi più bassi e’ sempre in uso.

…e il futuro?

Ci si chiede quale sarà il futuro perché le compagnie aeree non sono delle società che amano perdere soldi, specie sui voli a lungo raggio dove si possono fare tanti soldi, ma anche perderne in egual misura o ancor di più.

La capacità potrà essere ridotta qualora lo stato di fatto persista. Infatti, i vettori sono molto flessibili su questo punto. In questo modo é meglio ridurre le frequenze piuttosto che far volare i voli in perdita con riempimenti anche ottimi per effetto dei prezzi, ma che fanno scendere i valori dello yield e quindi “il gioco non vale la candela” per molto tempo.

L’incognita dell’Oriente

Potrebbe essere banale che la causa viene da altre parti del mondo. Invece l’attuale stato di continua stagnazione di certi mercati asiatici, ha fatto in modo di dover continuare a far volare tanti aerei verso l’Europa in partenza dagli USA piuttosto che farli volare verso Cina o Giappone. Quindi si crea un effetto di capacità elevata, che combinato al fatto che la domanda puo’ andare in calo e quindi crea questo effetto anche in Europa.

ITA Airways non ha aumentato i voli

A titolo conservativo dei valori finanziari di gestione, visto il calo della redditività in generale già dalla fine dell’anno scorso sul transatlantico, la compagnia aerea italiana ITA Airways non ha aumentato i voli e mantenuto gli stessi scali senza investire in aperture problematiche dal punto di vista economico. Questo, a differenza delle americane e di Norse Atlantic Airways.