Aeroporti Emilia Romagna : Postacchini ha le idee chiare. Qualcun’altro un pò meno

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L’economia del trasporto aereo non ama il politichese, e’ molto piu’ pratica, prrché se si guadagna, automaticamente si potenzia. Se potenzialmente si potrebbero perdere dei soldi non si procede all’investimento. Questo vale per aeroporti e compagnie aeree.

Il progetto della Regione

Qualche giorno prima il Presidente della Regione Emilia Romagna De Pascale ha piu’ o meno confermato la volontà di continuare un certo percorso, anche se molto nebuloso. Sempre che piaccia a tutti e quattro gli attori. Forse a quelli piu’ grossi non piace.

L’opinione di Postacchini

Qualche giorno dopo e’ arrivata l’opinione di Postacchini. Non e’ l’opinione di uno a casa, visto che e’ stato riconfermato per la terza volta Presidente della societa’ di gestione del Marconi di Bologna, il piu’ grande dei tutti e l’unico dei quattro ad essere quotato in Borsa a Milano.

Il Resto del Carlino al link ha titolato “Disparita’ in Regione. Alleanze Complicate”.

Perche’ “Alleanze complicate”. Lo spiega proprio Enrico Postacchini con concetti semplici e razionali. Quelli che utilizza il mercato. Postacchini a Caffe’ Carlino in una delle piazze centrali della città felsinea esordisce “Il Marconi sta crescendo cone quelli che hanno la fortuna di operare in un luogo favorevole”. Più o meno che le stesse parole che ha usato nell’intervista che ci ha rilasciato.

https://italiavola.com/2025/05/12/laeroporto-di-bologna-continua-ad-investire-tre-minuti-con-enrico-postacchini/?fbclid=IwQ0xDSwKZaIhleHRuA2FlbQIxMQABHp-SevFlZ9RxnR1-ouENXhymLjyMiI5iAHVsc0GMgVozMNEnreZBcx-8Hrrj_aem_gcSpLdLDy-osjHixxGaSLg

Postacchini continua e dice ” Spesso e’ difficile per le compagnie aeree gestire una crescita che va al raddoppio di domanda di passeggeri in carenza di macchine”.

Bologna secondo Postacchini “nel suo piccolo rappresenta la centralita’ della regione e nel tempo ha sviluppato programmi e investimenti traguardati al 2030″. Poi continua parlando di futuro ” E ora il consiglio di amministrazione insediato esaminera’ il masterplan del prossimo quindicennio che va dal 2030 al 2046 quando scadra’ la concessione”.

Cosa prevede il nuovo masterplan

“Il masterplan che stiamo realizzando e che terminerà con il molo aggiuntivo che andra’ ad agganciarsi a quello attuale, ha richiesto 7 anni di trafila burocratica e permessi.Cominciamo oggi a pensare per il futuro, pensando a uno sviluppo e una sostenibilita’ che debbono essere compatibili con il territorio”.

Le idee di Postacchini su una ipotetica alleanza e integrazione tra aeroporti

Molto chiaramente Postacchini, gelando forse qualcuno con le sue idee molto pratiche “Questo e’ un processo iniziato in altri ambiti come bancari e industriali”. Poi dice ” E’ giusto che il Marconi si guardi intorno per fare la propria scelta. Bologna e’ un aeroporto piccolo a livello globale, ma e’ grande in Italia ed e’ al terzo posto per i cargo. Questo dimostra che il polo e’ nato grazie ad imprese che lavorano in import, in particolare anche in export.. In un anno processiamo oltre 57 mila tonnellata. L’agroalimentare rappresenta una piccola quota , ma il 5% di quelle tonnellate che va in export e’ di quel settore”.Tornando all’integrazione tra scali dice “se sono intelligenti ci piacciono. Ma in regione oggi la disparita’ e’ abissale, se dovessimo lavorarci ci vorrebbe un progetto regionale dove anche il pubblico fa la sua parte. Ma sarebbe in ogni caso complicato.

Concludendo Postacchini e’ molto pragmatico e rimane con i piedi per terra, quelli di chi conosce oramai come funziona il trasporto aereo, senzamai scivolare nelle approssimazioni, nella fumosità, nel nulla insomma.

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