
La consegna ritardata avvenuta ieri per il primo Airbus 321XLR alla Wizz Air, tra l’altro con motori Pratt & Whitney pone l’accento su quello che sta accadendo da qualche anno in questo ambito e che ancora a distanza di tempo dal Covid non e’ stato risolto, cioe’ il ritardo sulle consegne dei velivoli.
Non e’ solo un problema di Pratt & Whitney
Infatti in una immagine di qualche giorno fà alla linea di produzione degli A321neo di Amburgo Finkenwerder ci sono diversi aerei , anche sigillati con nastri utilizzati per le preservazioni, ma che appartengono a compagnie aeree che hanno scelto il CFM Leap1-A come motore per la sua propulsione. I vettori sono Pegasus, IndiGo, TAP e China Southern. Insomma tutti hanno lo stesso problema, che sia di natura tecnica oppure di indisponibilità per ritardi nel mettere a disposizione i motori per gli aerei poi da consegnare.
Perché dei ritardi
Certamente uno dei problemi sono le materie prime per i componenti, non dimentichiamoci che il titanio, materiale nobilissimo, leggerissimo e costosissimo dall’inizio della guerra russo-ucraina e’ disponibile in miniri volumi.
Poi passiamo in generale a ritardi nella supply chain di certi accessori, che servono indistintamente su aerei e motori nuovi o usati. Mancano in numero, anche perche’ in taluni casi hanno precoci invecchiamenti e quindi giocoforza necessitano di parti in sostituzione per gli assiemi principali. Quindi c’e’ generale shortage e gli shop non fanno a tempo per renderli disponibili secondo la reale domanda del mercato. Il tutto va collegato ai problemi tecnici di certi motori, ancora lontani da essere risolti nei numeri, non solo per Pratt & Whitney, ma pure per Rolls Royce o altri.