
Che la compagnia aereo flyadeal nel futuro sarà un emergente grosso player e’ fuori ombra di dubbio e gia’ opera sull’Europa. Ma con la crescita da tempo annunciata e ribadita all’Arabian Travel Market e’ fuor di dubbio che si allargherà ancora andando a toccare molti punti del continente europeo, ma dove ci sono grosse comunità musulmane, perché uno dei segmenti a cui punta per allargare il network e’ il turismo religioso connesso agli haji e umra. Questi sono i due pellegrinaggi per le persone di fede musulmana. Ne abbiamo parlato proprio a Dubai con Rogier van Enk – CCO di flyadeal.
flyadeal serve già Sarajevo, avete mire di espansione futura in altri mercati europei?
Si, noi ci vogliamo espandere verso mercati primari e secondari in Europa. Sarajevo e’ proprio un esempio di questo.
Dove?
In particolare quei paesi raggiungibili con i narrow body, i nostri A320neo in partenza dai nostri hub.
Quali?
Noi abbiamo aerei basati a Jeddah, Riyadh e Dammam.
Sull’Italia?
Si, ci interessa l’Italia e cerchiamo quei mercati primari e secondari come dimensioni.
Gli stessi serviti da Saudia, visto che siete parte di questo Gruppo?
Non necessariamente gli stessi scali, ma in aree interessanti, sono poche, ma dove ci sono i volumi per espanderci. La stessa cosa per noi sara’ in altri mercati come Germania, Austria o Regno Unito. Ma pure altri.
Che tipo di scali e clientela?
In particolare quelli dove ci puo’ essere una presenza importante di una larga comunita’ musulmana, per esempio su aree in Italia come Roma e Milano. Ma anche altre minori, sono poche dove c’e’ questo zoccolo diro. Mi viene in mente Bergamo o dove ci sono possibilità similari.
Per tipo di passeggero, il turismo musulmano verso Jeddah in particolare. Ma anche altro…
Chi?
Su tratte di 2/3 ore anche il corporate che si sposta su destinazioni con frequenti voli anche nella giornata. Il tutto con un modello low cost ad un prezzo adeguato.
Dove?
Il nostro network nella penisola arabica per esempio. Vedi Dubai dove voliamo su tutti e due gli aeroporti con aerei anche a grande capacità in futuro perche’ ci sono pochi slot. Su Dubai serviamo tutti e due gli aeroporti.
Siete nati digital , ma guardate anche al tradizionale. Perché?
Noi siamo un aerolinea molto veloce, lowcost e quindi siamo nati digital, ma su certi mercati dove ora ci stiamo espandendo la vendita e’ maggiormente sulla intermediazione con agenti di viaggio per la poca diffusione dei pagamenti digitali. Quindi apriremo a GSA e tutto quanto e’ collegato. Il tutto andando in IATA. Abbiamo rapporti con OTA, ma sceglieremo quale e’ il GDS per il segnento del trade.
Fate anche ancillare?
Si, e’ una parte del nostro business la revenue, che proviene dal guadagno proveniente da bundle o altro che incrementa le vendite.
Punto a punto o connection come modello?
Ora siamo punto a punto come modello, ma in futuro ci trasformeremo pian piano offrendo un sistema di connessione per il tramite dei nostri hub.
Quali altri mercati guardate?
Oltre all’Europa, anche l’Africa, l’Asia come Pakistan dove serviamo Karachi , ma ci espanderemo in altri gateways. Come pure l’India verso Delhi e Mumbai. Ma pure verso altri scali. Oppure il Bangkadesh partendo da Dammam.