Cyprus Airways vuole continuare ad espandersi. Potenziare Milano. Poi Venezia. Un domani su Roma. Cinque minuti con Thanos Pascalis

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Cyprus Airways ha da pochi giorni aperto il suo secondo scalo in Italia, é Venezia. La città lagunare si aggiunge ai servizi aerei su Milano Malpensa. Nel passato ha servito anche Roma Fiumicino , che a breve spera di poter riaprire. Per fare un quadro della situazione abbiamo parlato con il suo CEO Thanos Pascalis.

Cyprus Airways e’ decollata nel 2017, é il vettore di bandiera di Cipro. Ci può parlare un pò della compagnia aerea che sta dirigendo?

Si, noi siamo nati un anno dopo la chiusura della precedente Cyprus Airways che cessò le operazioni nel 2015. Poi nel 2016 e’ nata questa nuova Cyprus Airways, che ha iniziato ad operare l’anno dopo nel 2017. Da quella che era un legacy carrier di proprietà governativa, invece la nuova e’ stata creata da privati. Nel 2021 e’ passata in mano ad altri investitori. Questi azionisti sono indipendenti da altre linee aeree. Il nuovo corso ha voluto trasformare questa compagnia aerea che nel passato aveva 1 o 2 aerei e trasformarla lentamente in un vettore da 10/12 aerei.

Su che segmento vi posizionate?

Noi siamo una aerolinea a dimensione regionale e creata per questo contesto geografico. Il nostro spirito e’ di creare una premium regional airline ed e’ per questo che qualche anno fà abbiamo focalizzato il nostro interesse verso l’Airbus 220. E’ un aereo regionale, ha nuove tecnologie, ha motiri veramente efficienti sul punto del consumo di carburante. Nonostante i problemi poi apparsi e’ l’aereo giusto per noi.

Come e’ andato il 2024 in termini di passeggeri e le prospettive per quest’anno?

Nel 2024 abbiamo trasportato meno di mezzo milione di passeggeri. 500mila e’ l’obiettivo per quest’anno.

Quanti sono stati nel 2023 e il 2024?

Nel 2023 sono stati 250mila e l’anno dopo 350mila. Quest’anno come già detto e’ raggiungere quota 500mila passeggeri.

Come raggiungerete questo risultato?

Questi risultati li potremo raggiungere grazie ai nuovi aerei che stiamo ricevendo. Infatti uno lo abbiamo ricevuto in aprile, e’ un aereo di nuova costruzione.

La vostra flotta come e’ attualmente costituita?

Noi abbiamo quattro A220-300 , di cui tre di nuova costruzione. Uno e’ ex Egyptair. Oltre a due A320-200. Questi aerei volano su rotte diverse con piu’ volumi. L’A220 su quelle premium regional che chiamo “bread and butter” come Beirut e Tel Aviv. Questi sono premium leisure markete in questi io vorrei includere Dubai. E’ una rotta più lunga di una regional, ma ha lo stesso tipo di clientela e lavora molto bene per noi.

Che tipi di passeggeri avete tra Larnaca e Dubai?

E’ una domanda interessante la sua, noi abbiamo entrambi i segmenti e cioé sia business travellers, che leisure passengers. In particolari abbiamo un forte prodotto con la nostra business class in un compartimento dedicato dell’aereo. Noi abbiamo recentemente introdotto un nuovo menu di bordo. Le nostre poltrone offrono 63 pollici di pitch in business class. Il nostro prodotto e’ assolutamente diverso da quello che possono trovare in un aereo narrowbody di altri vettori. Per questo il nostro tipo di prodotto sta producendo effetti insperati nei forti numeri che stiamo registrando sulla rotta da e per Dubai. I numeri sono molto alti. Non ci dimebtichiamo di chi viaggia in economica..

Come?

Noi offriamo un ottimo prodotto e un buon servizio di bordo anche a chi viaggia con noi in classe economica. Noi ci focalizziamo su un buon servizio , puntualità e operativi nell’esatto posizionamento nella giornata.

Voi servite Beirut e Tel Aviv piu’ volte al giorno. Parigi passerà da due a tre volte a settimana. Milano e’ annuale, Venezia stagionale da giugno a settembre. Roma in passato. Che intenzioni avete sul mercato italiano?

Ovviamente, il mercato italiano e’ importante per noi. E’ stato per noi un dispiacere il fatto di abbandonare Roma. Noi stiamo pensando a Roma sempre come una nostra destinazione nel domani. Noi avevamo pensato di riattivarla quest’anno, ma poi abbiamo dato priorità a Milano. Nel 2026 la vogliamo potenziare aumentando le attuali frequenze fino a 4/5 alla settimana o giornaliera. Venezia e’ bisettimanale e stiamo lavorando su entrambi i segmenti, sia incoming che outgoing. E’ chiaramente importante su come andrà il collegamento. Noi ci contiamo e nel corso della stagione vedremo il da farsi sul futuro della rotta per capire se puo’ essere una rotta non solo stagionale, ma con un operativo continuativo, grazie anche alle ottime relazioni che abbiamo con l’arroporto di Venezia.

Cosa per il futuro?

La nostra filosofia e’ puntare su Milano, poi per quanto riguarda Roma noi vogliamo fare le cose fatte per bene, insomma sul lungo termine pianificando bene la sua riapertura. Anche in termini della giusta capacità da introdurre che lavori alla perfezione per noi. Venezia la valuteremo a metà della stagione per capire come e’ andata la rotta e che prospettive ci saranno per il futuro. Nel passato, prima di aprire Venezia, avevamo valutato anche Verona, perche’ secondo noi c’e’ del potenziale in quell’area.

Ovviamente visto che l’Italia e’ un paese di spiagge e sole, cosi’ come lo e’ la Grecia, e’ difficoltoso prendere dei passeggeri verso Cipro per una vacanza focalizzata solo sul mare. Perche’ voi avete veramente delle belle spiagge in Italia. Noi quindi stiamo pensando a filoni diversi come la multiculturalità. Oppure soluzioni double step come soggiornare alcuni giorni qui a Cipro e poi proseguite per Beirut o Tel Aviv. Oppure altre soluzioni
Noi stiamo guardando a tutte queste diverse opportunità. Noi vogliamo ritornare a volare su Roma, ma abbiamo bisogno di avere aerei a disposizione per operare la rotta.

Come va con l’A220 visti i problemi che hanno anche altri vettori?

E’ un bell’aereo con una superba tecnologia, un superbo comfort a bordo. Pero’ anche noi stiamo soffrendo un po’ avendo un aereo fermo a terra per problemi ai motori ed i lunghi tempi che servono per riaverli efficenti. Noi abbiamo quattro aerei, di cui uno e’ da tempo a terra e per un piccolo vettore con una flotta molto piccola e’ un grosso problema.

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