
Quest’oggi American alle 8 di Dallas / Ft.Worth dal suo grande HQ ha diffuso le novità che vedono le nuove operazioni per il 2026 sull’Europa e non solo. Cinque rotte verso il Vecchio Continente ma sono all’80% delle riaperture di collegamenti del passato. L’unica nuova é la Dallas / Ft.Worth-Atene. Tutto il resto é qualcosa di “rilavato. Peró lascia sorpresi , che l’Asia , specie il Far East sia un qualcosa di dimenticato. Il mercato é ancora fiacco, a patte un paio di novità verso il Giappone su Haneda (Tokyo).
Milano-Miami che ritorna dopo 6 anni
American Airlines operava la Miami-Milano Malpensa fino a quando il Covid-19 ci ha chiuso in casa. Ora riparte dal 29 marzo 2026 con frequenza giornaliera e il Boeing 787-8 Dreamliner.
Philly per Praga e Budapest
Due rotte stagionali operate nell’estate 2019 , poi mai piu’ riaperte per causa del Covid-19. Sia la Philadelphia-Budapest e la Philadelphia-Praga erano previste anche per il 2020, ma come ben sappiamo e’ andata diversamente. Entrambe saranno in partenza il 21 maggio 2026 con Boeing 787-8 Dreamliner.
Dallas per Zurigo
A quasi vent’anni di distanza si riapre anche la Dallas/Ft.Worth su Zurigo dal 21 maggio 2026 con Boeing 787-8 Dreamliner. Anche questa rotta sarà stagionale.
La novità : Dallas-Atene
L’unica novità annunciata oggi da American Airlines sui collegamenti 2026 per l’Europa é la Dallas/Ft.Worth – Atene é stagionale dal 21 maggio 2026 con Boeing 787-8 Dreamliner.
L’Asia solo Haneda con due voli in più
L’Asia continua ad essere un mercato tabù per i vettori americani e non solo. Infatti il piano di espansione American Airlines, salvo novità future vede il raddoppio dei voli tra Los Angeles e Haneda (Tokyo) e la nuova Dallas/Ft.Worth-Haneda (Tokyo). Sulla prima si va dal 29 marzo tutti i giorni con Boeing 777-200ER e sulla seconda sempre dal 29 marzo 2026 con Boeing 787-8.
Un mercato dove la capacità si sbilancia sull’Europa. Soffre tanto sull’Asia
A questo punto ancora American Airlines con le nuove consegne di nuovi aerei é forzata a riversarli e con essi la capacità di posti verso l’Europa dove c’é ancora domanda sebbene si vada verso una sovracapacità , che poi fa abbassare l’average ticket fare e influenza lo yield.
Invece l’Asia che viaggia ancora ad oltre il 40% in meno di prenotazioni specie per le emissioni dalla Cina e Corea del Sud. Ma pure dal Giappone. Quindi nessuno investe pesantemente perché quell’incoming su quei paesi dall’Europa ha valori più bassi di redditività e dagli USA la domanda continua sd essere fiacca. La conseguenza é che per ora American Airlines attende tempi migliori per volare verso quei mercati, che nel passato la vedevano presente.